Nello scorso fine settimana il titolare di un locale di somministrazione di bevande di Tarquinia in provincia di Viterbo, ha denunciato al locale Commissariato di Pubblica Sicurezza di aver ricevuto un pagamento di €50 con una banconota falsa da parte di un cliente. Immediatamente gli operatori si sono messi alla ricerca del soggetto in base alla descrizione fatta dall’esercente, diramando le ricerche anche alle altre sale operative degli Uffici di Polizia della zona interessata.
Poco dopo il personale del Commissariato di P.S. di Civitavecchia individuava due ventenni napoletani con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio in procinto di pagare con le stesse banconote false in una pizzeria. A seguito di perquisizione del veicolo in loro possesso venivano rinvenute, nascoste nel cofano all’interno del tubo dell’impianto di lavaggio dei vetri, 21 banconote illegali, tutte da 50 euro, per un valore complessivo di denaro di sospetta falsità di circa mille euro. Nello stesso contesto venivano sequestrati alcuni scontrini riguardanti la compravendita di prodotti di vario genere, avvenuta nella stessa giornata a Tarquinia e a Viterbo, per un totale di sei distinti episodi.
Come riporta la nota stampa, ulteriori indagini immediatamente effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Viterbo consentivano di accertare la spendita di banconote false in più circostanze anche nel capoluogo, sempre con la medesima dinamica: i due soggetti facevano acquisti di poco valore con le banconote da 50 euro false e guadagnavano l’illecito profitto sia dalla merce ottenuta che dal resto ricevuto in moneta legale. I giovani sono stati indagati in stato di libertà nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, essendosi verificati lì i primi fatti delittuosi.