SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un detenuto marocchino lancia accuse nel corso dell’udienza del processo per le violenze in carcere.
Il testimone, che il 6 aprile si trovava in un reparto diverso da quello in cui furono eseguiti i pestaggi, ha iniziato l’esame lanciando accuse improbabili agli agenti, “hanno ucciso un detenuto davanti a me e hanno fatto sparire il corpo”. Il presidente del collegio di Corte d’Assise Roberto Donatiello ha sospeso l’udienza, e dopo oltre mezz’ora è tornato in aula disponendo una perizia psichiatrica sul teste. Completata la fase delle testimonianze delle vittime delle torture e dei pestaggi, oltre cento tra parti lese e parti civili, avvenuti il sei aprile del 2020, i pubblici ministeri Alessandro Milita, Daniela Pannone e Alessandra Pinto hanno presentato la lista dei testi ‘eccellenti’ che verranno escussi alla ripresa del dibattimento dopo la pausa natalizia. il primo a dover ricostruire quella che fu la condotta della catena di comando sarà Francesco Basentini, l’allora capo del Dap (ndr il Dipartimento amministrativo penitenziario). Il processo si celebra davanti ai giudici della corte di assise di santa Maria Capua Vetere, presieduta da Roberto Donatiello.