MONDRAGONE – Sul suo capo pendeva l’infamante accusa di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della figlia adolescente. Ieri la decisione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
La vicenda era iniziata quando i carabinieri fermarono la giovane in strada. La ragazza stava piangendo e sembrava disperata. In quell’occasione l’adolescente raccontò ai militari dei maltrattamenti subiti da parte del padre e di qui l’apertura del procedimento penale nei confronti dell’albanese. Nel corso del dibattimento, però, il magistrato ha ritenuto che le accuse mosse non fossero sufficienti a dimostrare la colpevolezza dell’uomo, vista anche la mancanza di prove concrete. Di qui la decisione del giudice di assolvere l’uomo.