Un puntino rosa nel dirupo avvistato, durante una virata, dai soccorsi a bordo dell’elicottero del XI Reparto volo della Polizia di Stato di Pescara.
“Siamo riusciti a vedere in mezzo ai rovi un giubbotto rosa, che era quello che indossava la bambina” ha detto Rosario, uno degli elicotteristi della Polizia di Stato che, insieme agli operatori del soccorso alpino, ha avvistato Nicole, la bambina di cinque anni scomparsa sabato sera da una masseria di Fonte San Pietro, una frazione di Sant’Angelo Limosano, in provincia di Campobasso.
“Ci siamo abbassati con l’elicottero – ha proseguito il vice ispettore della Polizia di Stato – abbiamo visto che la bambina era in piedi. La zona era impervia ma siamo riusciti a trovare un punto nei paraggi dove poter atterrare. Siamo scesi nel dirupo e lei era lì in mezzo ai rovi, era in piedi e non piangeva. L’abbiamo chiamata e lei ha risposto subito. Ci ha detto che aveva fame e voleva fare merenda. Abbiamo cercato di rassicurarla, di coprirla, le ho messo il mio cappellino di lana in testa e la coperta termica”.
Questo il racconto del salvataggio della bambina, trovata verso mezzogiorno di domenica, dopo che la macchina dei soccorsi, attivata la sera prima, l’aveva cercata invano per tutta la notte.
La bambina si era allontanata da casa, e quando la mamma si è accorta che la figlia non era in casa, ha dato subito l’allarme. La prefettura di Campobasso ha coordinato le ricerche, attivando squadre del 115, soccorso alpino, polizia, carabinieri, finanzieri, cani molecolari e droni con sensori di calore.
Nonostante il buio e il gelo, anche numerosi volontari, compaesani della piccola, si sono uniti alla ricerca, perlustrando ogni centimetro del bosco vicino alla casa di campagna, fino a che l’elicottero della Polizia non l’ha ritrovata.
Per fortuna la bimba sembrava essere in buone condizioni di salute, era stanca, infreddolita, e aveva un po’ di graffi ed era affamata. Una volta recuperata la piccola, l’elicottero è ripartito per dirigersi a Limosano Campobasso dove è stata affidata ai medici e ai suoi familiari.