Indagati 18 cittadini stranieri dalla Squadra mobile di parma per spaccio di sostanze stupefacenti. Sei di loro sono stati arrestati mentre altri due sono ricercati di cui uno destinatario di ordinanza cautelare in carcere e l’altro destinatario del divieto di dimora insieme ad altri tre. I rimanenti sette sono indagati a piede libero.
Nell’operazione che ha permesso di fermare lo spaccio di droga soprattutto in due aree verdi della città, hanno preso parte anche i poliziotti delle Questure di Reggio Emilia, Padova, Bergamo e Cremona.
L’attività investigativa è stata sviluppata a seguito degli accertamenti su una serie di risse ed aggressioni che avevano come protagonisti cittadini nigeriani, verificatesi nell’autunno del 2020.
In particolare, i poliziotti, analizzando la sequenza degli episodi di violenza tra connazionali, hanno ricondotto i conflitti nell’ambito dello spaccio di droga.
Attraverso i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche gli agenti hanno documentato come, gli indagati, smerciavano la droga all’interno del parco Falcone e Borsellino, al parco Ducale e le vie limitrofe, garantendo ai loro clienti un approvvigionamento continuo di qualunque sostanza stupefacente: cocaina, eroina, hashish o marjuana.
L’indagine ha permesso di ricostruire anche le modalità con cui gli arrestati si procuravano la droga: lo stupefacente arrivava a Parma tramite corrieri per lo più donne che viaggiavano a bordo di treni regionali, mentre gli uomini si occupavano di presidiare le stazioni per segnalare la presenza delle forze dell’ordine.
L’attività investigativa ha riguardato anche altri sette cittadini nigeriani che per il loro ruolo di secondo piano sono stati indagati a piede libero.