Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Bruxelles la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Al suo arrivo hanno tenuto dichiarazioni congiunte. Al termine dell’incontro il Presidente Draghi ha tenuto un punto stampa.
“L’Unione Europea ha dato prova di straordinaria unità.
Siamo uniti nel condannare con forza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Siamo uniti nell’imporre sanzioni nei confronti di Mosca.
E siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente ucraino Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari, militari per difendersi dall’aggressione russa. Questa unità – anche con gli alleati della NATO e del G7 – è la nostra principale forza. È essenziale mantenerla nell’affrontare tutte le conseguenze che questa crisi avrà sull’Unione Europea, come l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina, la tutela della sicurezza energetica per cittadini e imprese. Nella giornata di ieri, ho telefonato al Presidente Zelensky, a cui ho ribadito la solidarietà del Governo e del popolo italiano. (Mercoledì) incontrerò il primo ministro polacco, e (questa sera) è stata fissata una conversazione telefonica con il cancelliere Scholz.” ha dichiarato Draghi durante il confronto con il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Il Presidente del Consiglio ha anche risposto alle domande dei giornalisti in merito alla situazione in Ucraina.
Si è parlato di ulteriori sanzioni?
“Non ne abbiamo parlato. Altre sanzioni non sono escluse, ma non ne abbiamo parlato”
Presidente c’è ancora spazio per una soluzione diplomatica con Putin? Il presidente Macron sta tenendo attiva questa linea con il presidente russo.
“Finora non ha dato nessun frutto. Finora la determinazione russa è chiarissima: andare avanti e procedere fin quando il paese non si sia arreso, probabilmente instaurare un governo amico e sconfiggere la resistenza. Questo è quello che i fatti dimostrano”.
Presidente, Lei ha ereditato un paese fragile su due versanti: sul piano energetico e del debito. Come se ne esce?
“Ho sempre detto che dal debito si esce con una maggiore crescita. Quindi noi dobbiamo cercare di mantenere l’economia nell’ottimo stato con cui ha finito lo scorso anno, anche se questi eventi influenzeranno la crescita economica di quest’anno. Ma questa è la prima cosa da fare”.
Compensazioni? Si va verso un fondo comune?
“Non c’è nessuno schema specifico, se ne discuterà al prossimo consiglio europeo
Sull’energia l’Italia aspetta prima l’Europa o interverrete nel breve?
“Noi siamo già intervenuti, qui c’è il ministro Cingolani che ha già fatto tantissimo e continueremo intervenire per quanto di nostra competenza”
Possiamo fare a meno del gas russo?
“Stiamo procedendo molto bene, molto rapidamente sul fronte della diversificazione”
Nello statement con la von der Leyen prima, sul tema delle sanzioni agli oligarchi Lei ha detto che il nostro ministero si è già mosso, con la speranza che gli altri facciano altrettanto.
“Indubbiamente ci sono paesi che si muovono rapidamente con risultati sostanziali, Francia Germania, Italia, e altri paesi che lo fanno meno”.
Ieri ha parlato con Zelensky anche dell’adesione dell’Ucraina all’Ue.
“Lui chiede sostegno a una adesione all’Unione europea. Come detto noi sosteniamo l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea, siamo molto aperti su questo. Il processo però è lungo. L’entrata nell’Unione europea è sempre preceduta da profonde riforme strutturali. In ogni caso noi li sosteniamo, non c’è nessuna prevenzione, nessuna obiezione di principio”.
Vede il rischio di una guerra più ampia? Alcuni temono guerra mondiale.
“Ora non si vede”
Sulle questioni italiane, in merito alle polemiche sul catasto dobbiamo attenderci nuove tasse sulla casa?
“Nessuno pagherà più tasse”