La Polizia di Stato ha identificato e denunciato 17 attivisti dei centri sociali che il 20 gennaio scorso si sono resi responsabili di violenti scontri contro le Forze dell’Ordine, nell’ambito del corteo organizzato da vari movimenti antagonisti contro la presenza di imprenditori di origine israeliana alla Fiera dell’Oro di Vicenza.
Come noto, nella mattinata del 20 gennaio i centri sociali del nord est avevano organizzato un corteo con il dichiarato intento di dirigersi verso la Fiera di Vicenza – ove era in corso l’esposizione internazionale “Vicenza Oro” – per contestare la presenza di imprenditori israeliani, ritenuti responsabili di alimentare un indotto economico che sosterrebbe le spese militari di Israele. Per tale manifestazione, il Questore di Vicenza aveva impartito specifiche prescrizioni ai sensi dell’art. 18 TULPS, vietando l’avvicinamento al quartiere fieristico.
Nel corso della manifestazione, 11 appartenenti alla Polizia di Stato (9 del Reparto Mobile di Padova, 1 della Digos di Venezia e la stessa Dirigente del servizio di ordine pubblico) erano stati feriti, facendo ricorso a cure mediche.
5 Dimostranti erano stati invece immediatamente identificati sul posto.
L’intervento delle Forze dell’Ordine era stato essenziale per tenere i facinorosi a debita distanza dal plesso fieristico e consentire il libero svolgimento delle attività d’impresa connesse alla Fiera dell’Oro.
Al termine dell’attività investigativa condotta dalla DIGOS della Questura di Vicenza, con la collaborazione di altri omologhi uffici di altre Questure, sono stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria 17 attivisti dei centri sociali che hanno preso parte attiva agli scontri in questione. Si tratta di 12 dimostranti residenti a Vicenza, 3 a Treviso, 1 a Venezia ed 1 a Bologna: noti appartenenti ai centri sociali dei citati capoluoghi, con numerosi precedenti penali e/o di polizia per analoghi reati, commessi in occasione di altre manifestazioni nel Veneto ed in altre regioni.
E’ una prima risposta investigativa data Polizia di Stato, che proseguirà nelle prossime settimane, in considerazione delle numerose immagini e filmati che sono ancora al vaglio degli uffici investigativi, anche di altre province. Non è escluso, pertanto, che il numero dei denunciati sia destinato a breve ad aumentare.
Comunicato Stampa