NAPOLI – Compagni, indietro tutta. C’è il via libera alla proposta che spiana la strada al terzo mandato di Vincenzo De Luca. La prima commissione del consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge per il recepimento della norma nazionale che prevede l’ineleggibilità del presidente della giunta che abbia compiuto due mandati.
Ma il computo dei mandati scatta dalla entrata in vigore della legge martedì prossimo all’esame del Consiglio.
Il PD Campania, in Commissione, ha votato a favore del terzo mandato a De Luca smentendo la propria segretaria nazionale Elly Schlein. Hanno votato contro il centrodestra e il M5S. “Figuraccia del PD Nazionale, della Segreteria Regionale e dei parlamentari che si erano dichiarati contro il terzo mandato. In altri tempi quando c’era la Politica la Schlein si sarebbe dimessa o avrebbe cancellato il PD dalla Campania. Invece …?”, commenta a caldo Salvatore Ronghi, leader di Sud Protagonista.
“La rottura insanabile di queste ore tra il PD e De Luca sembra in realtà un bluff – rincara il deputato campano e coordinatore regionale della Lega, Gianpiero Zinzi-. ll Pd campano voterà il terzo mandato e si piegherà ad una soglia di sbarramento tanto bassa da tutelare i capibastone di De Luca. Un altro capolavoro della Schlein”.
E aggiunge Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania: “Chissà quali colori suggerirà oggi l’armocromista di fiducia alla Schlein dopo la figuraccia con De Luca. Per passare dal veto alla resa sono bastate 48 ore. È vero che la politica è diventata liquida, ma qui siamo all’incontinenza. Quel che è certo è che la Schlein ha dimostrato di non avere il controllo del suo partito in Campania”. E conclude: “Dunque farebbe bene a dimettersi o, da questo momento, almeno eviti i proclami e riconosca che a casa sua, nel Pd, comanda De Luca”.
Insomma, alla fine di una giornata convulsa – la commissione era stata convocata per le 9 di stamane, poi sempre rinviata per i forti contrasti inseno alla maggioranza, quando finalmente alle 18 riesce a riunirsi e a deliberare.
Sono presenti: Nappi, Volpe, di Maiolo, Gaeta, Cascone, Iovino, Mortaruolo, Lettieri, di Fenza, Matera, Venanzoni, Frezza, Pisacane, Maria Luigia Iodice. Alla fine votano contro soltanto i consiglieri del Centrodestra e l’esponente del Movimento 5Stelle.
Il centrodestra: è la morte della democrazia
In una nota congiunta, infine, tutti i consiglieri del centro destra hanno dichiarato: “In linea con il giorno destinato alla commemorazione dei defunti, abbiamo assistito alla morte della democrazia. Con i costanti rinvii fino a sera e poi con la modalità di svolgimento della commissione, questa maggioranza ha scelto di calpestare non solo le regole della politica, ma anche la democrazia stessa e qualsiasi tentativo di dialogo messo in campo dalle opposizioni. Ci opporremo in Aula e daremo battaglia dentro e fuori dal Consiglio perché i cittadini campani sappiano che ci troviamo di fronte a un comitato di potere”.
Nessuna reazione, invece, dal Pd che ha vissuto questa giornata con grande lacerazione.
Per il terzo mandato tutte le forze di maggioranza
Secondo quanto reso noto successivamente, il comunicato diramato al termine della riunione della coalizione che sostiene la giunta guidata dal governatore Vincenzo De Luca è stato sottoscritto da tutte le forze di maggioranza e non soltanto dal Partito Democratico.
In tale contesto, come spiegano le forze di maggioranza all’interno del consiglio regionale della Campania hanno “deciso di sottolineare che il previsto voto del 5 novembre rappresenta un atto tecnico, di doverosa attuazione della legge nazionale 165/2004 in materia d’ineleggibilità, come peraltro già fatto da altre Regioni” e che “va distinto da tale adempimento formale di natura istituzionale il diverso aspetto politico, riguardante la scelta del futuro candidato presidente della coalizione”.
“Tale decisione – spiegano ancora dalla maggioranza – cui i firmatari del presente documento si impegnano lealmente a concorrere, avverrà al momento opportuno e sarà la conseguenza del confronto che si svilupperà in seno alla coalizione anche in aperto rapporto con gli organismi nazionali. Con questa impostazione, il presidente De Luca e le forze della coalizione, in condivisione con i livelli politici locali, sono impegnate a sostenere analoghi schieramenti impegnati in altre competizioni elettorali, in Campania ed a livello nazionale”
De Luca gongola: legge elettorale, sbarramento al 2,5%
Sia come sia, la prima commissione del Consiglio regionale della Campania ha approvato anche la proposta di modifica della legge elettorale. E’ stata stabilita, infatti, una soglia minima del 2,5% per le liste. Inoltre, i sindaci al di sotto dei 5mila abitanti, che vogliano candidarsi al Consiglio regionale devono dimettersi tre mesi prima del termine della legislatura.
Da segnalare, infine, che la Commissione ha dato il via libera anche alla legge attuativa della autonomia differenziata, a maggioranza, con il voto contrario del centrodestra e l’astensione del Movimento 5 Stelle.
Insomma, il presidente De Luca ha vinto su tutto il fronte.