Quando i passanti incuriositi gli chiedevano cosa stesse facendo steso sotto un’auto in sosta alle dieci di sera, rispondeva loro che la stava aggiustando; in realtà, era nel bel mezzo di un tentativo di furto.
Aveva sapientemente posizionato il cric per sollevare la vettura, aveva con sé tutti gli strumenti necessari per l’“operazione di meccanica” e, con l’aiuto di una torcia elettrica, di una chiave a bussola e di una smerigliatrice, stava tentando di asportare il dispositivo catalizzatore del veicolo. Purtroppo per lui, però, i residenti si sono accorti che qualcosa non andava e, insospettiti sia dall’orario tardo che dalle risposte poco credibili fornite dell’estraneo, hanno contattato i proprietari dell’auto che, dopo essere scesi in strada, hanno allertato la Polizia. Solo a quel punto, una volta raccolti all’interno del suo zaino gli strumenti del mestiere, il trentenne ha desistito e si è allontanato. È successo martedì sera, in via Catania.
Le descrizioni puntuali fornite dal segnalante – marito dell’intestataria del veicolo preso di mira dal ladro – hanno consentito agli agenti delle Volanti di rintracciare in brevissimo tempo, in via Agrigento, poco distante dal luogo del tentato furto, il ragazzo che è stato arrestato. Una volta chiariti i dettagli dell’accaduto, gli agenti di polizia hanno eseguito ulteriori accertamenti sul veicolo che è risultato danneggiato sia nella parte della carrozzeria in corrispondenza della quale era stato posizionato il cric, sia nella parte sottostante.
Ieri mattina, il trentenne è comparso davanti al giudice che, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria tre volte alla settimana.