Ha scavalcato la recinzione di un’azienda privata, ha staccato i cavi elettrici di una cabina dell’Enel posta al suo interno a Verona, ha forzato la porta d’ingresso della cabina e ha iniziato ad armeggiare con la bobina di un trasformatore elettrico, allo scopo di prelevare il rame contenuto al suo interno. Il malvivente – un 34enne già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio – è stato però prima sorpreso dall’addetto alla vigilanza dell’azienda e, poi, arrestato dagli agenti delle Volanti della Questura di Verona.
È accaduto sabato, poco dopo le 13, in un’azienda situata in Strada dell’Alpo. A dare l’allarme è stato l’istituto di vigilanza privata, che ha segnalato alla centrale operativa della Questura la presenza di due intrusi nei pressi della cabina elettrica collocata all’interno dell’azienda privata. Come riporta la nota della Questura, quando l’addetto alla vigilanza è giunto sul posto, in attesa dell’arrivo delle Volanti, ha chiesto ai due estranei spiegazioni circa la loro presenza. I due uomini hanno finto di essere elettricisti e hanno continuato, incuranti della presenza del vigilante, ad armeggiare sulla bobina elettrica.
Alla vista della Volante, uno dei due malviventi è riuscito a scappare, mentre l’altro è stato bloccato e arrestato dai poliziotti per tentato furto aggravato. L’uomo dovrà, inoltre, rispondere anche di possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Nella borsa che aveva con sé, infatti, gli operatori hanno rinvenuto e sequestrato decine di arnesi atti allo scasso. Questa mattina, all’esito del rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte la settimana. Si precisa che la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.