Eseguito un mandato di arresto europeo per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti
Nel corso della scorsa settimana la Polizia di Stato di Venezia, grazie all’attività investigativa operata dagli agenti del Commissariato di P. S. di Portogruaro, ha eseguito un mandato di arresto europeo per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, emesso dall’Autorità Giudiziaria austriaca nei confronti di un giovane italiano, originario della Puglia.
Il soggetto, ricercato in tutta Italia, si era stabilito nell’hinterland Portogruarese dove viveva, senza dare adito a sospetti, insieme alla sua compagna.
I poliziotti del Commissariato di Portogruaro, insospettiti da alcuni movimenti compiuti dalla coppia, hanno avviato un’intensa attività investigativa nei confronti degli stessi che ha portato all’identificazione del soggetto nei confronti del quale pendeva un mandato di arresto europeo per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Una volta rintracciato il soggetto, gli agenti si sono recati presso l’abitazione del giovane.
L’uomo, vistosi scoperto, ha cercato di scappare tentando la fuga attraverso l’angusta finestra del bagno che si affacciava sul retro della casa. Il tentativo di sottrarsi alla cattura da parte dei poliziotti è però fallito miseramente poiché il giovane è stato immediatamente bloccato dagli operatori di un’altra Volante posizionata sul retro dell’abitazione.
I poliziotti hanno successivamente provveduto a perquisire l’appartamento occupato dalla coppia, rinvenendo così al suo interno un vero e proprio laboratorio con tutto il necessario per la produzione di sostanza stupefacente , nello specifico marijuana.
Infatti, una stanza dell’abitazione era stata trasformata in una vera e propria serra dove le piante di canapa germogliavano grazie ad un complesso sistema temporizzato alimentato ad energia elettrica in grado di riprodurre l’habitat ideale per la loro coltivazione.
Gli agenti hanno così recuperato oltre 1 kg di infiorescenze essiccate e vari quantitativi di sostanza stupefacente pronta all’uso, anche sotto forma di sigarette minuziosamente confezionate sottovuoto. Inoltre, all’interno dell’appartamento, celato in diversi nascondigli, è stato rinvenuto denaro in contante per un totale di oltre € 6.000.
Sia la sostanza stupefacente che tutto il materiale atto alla produzione e al suo confezionamento è stato posto sotto sequestro.
Il giovane italiano, trasferito al carcere di Udine, dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.