Vere e proprie “vetrine virtuali” rilevate dai Nas scovate durante la costante attività di monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali, condotta dai NAS di concerto con il Ministero della Salute, i militari del Reparto Operativo hanno dato esecuzione a 20 provvedimenti d’inibizione all’accesso (“oscuramento”) emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero.
Erano in vendita non solo farmaci contro la disfunzione erettile e medicinali contenenti principi attivi e sostanze a effetto dopante (quali clenbuterolo, broncodilatatore utilizzato nel trattamento dell’asma, ormoni steroidei e anabolizzanti), ma anche antivirali lopinavir/ritonavir, di cui l’AIFA ha sospeso l’utilizzo off label al di fuori degli studi sperimentali clinici, e l’antibiotico azitromicina, rispetto al quale la medesima Agenzia regolatoria ha diramato una scheda che offre elementi necessari per una corretta prescrizione e per valutare il rapporto tra benefici e rischi sul paziente.
I Carabinieri del NAS hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione. Con quelli odierni, sono 146 i provvedimenti sinora eseguiti nel 2021 dai NAS (121 dei quali correlati all’emergenza COVID-19): deve, pertanto, essere rinnovato l’invito ai cittadini a diffidare delle offerte in rete di medicinali non autorizzati o di dubbia provenienza, ricordando che la vendita on line di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata e che, per quanto concerne l’offerta in vendita e la pubblicità dei “medicinali senza obbligo di prescrizione” (SOP/OTC), è necessario verificare sempre la presenza del previsto logo identificativo nazionale cliccando il quale si viene rimandati alla pagina web del sito internet del Ministero della Salute contenente i dati relativi all’autorizzazione.