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Varna (BZ), carabiniere libero dal servizio salva anziana da rapina

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I militari della Compagnia Carabinieri di Bressanone hanno arrestato in flagranza di reato una donna per tentata rapina aggravata.
Poco dopo le ore 20 una ottantacinquenne di Varna stava rincasando quando è stata avvicinata da una donna che si è offerta di accompagnarla a casa.

Al garbato rifiuto della nonnina la donna ha insistito e tra una cosa e l’altra è riuscita ad arrivare fin dentro la palazzina ove la pensionata abita. A questo punto la donna voleva entrare in casa e al netto rifiuto della residente ha tentato di strapparle le chiavi di mano. Ne è nata una piccola colluttazione con al centro il mazzo di chiavi che, infine, sono rimaste nelle mani della proprietaria. Questa si è messa a urlare ed è corsa alla porta del vicino di casa, un carabiniere in servizio presso la radiomobile di Bressanone. Il militare, presente in casa, è uscito di corsa e ha capito subito la situazione. Si è qualificato e ha chiesto conto e ragione all’intrusa, nonché un documento d’identità.

Per tutta risposta ha ricevuto insulti, calci e pugni. La donna è divenuta una furia per tentare la fuga. Il carabiniere però non si è dato per vinto ed è riuscito a bloccarla. Ha quindi chiamato la centrale operativa della compagnia di Bressanone che subito ha mandato rinforzi.
Nel frattempo il frastuono ha fatto accorrere molti vicini di casa che hanno aiutato il carabiniere a trattenere la donna. Giusto i pochi minuti che separano Varna da Bressanone e sono arrivate due autopattuglie. La donna è stata ammanettata e condotta in caserma a Bressanone.
La donna è stata quindi compiutamente identificata, sebbene già nota ai militari, e denunciata in stato di arresto per le ipotesi di reato di tentata rapina pluriaggravata e violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Si tratta di una sessantenne trentina pluripregiudicata principalmente per reati contro il patrimonio, quali rapina, furto, furto aggravato, furto in abitazione, utilizzo fraudolento di carte di credito, ricettazione, ma anche circonvenzione d’incapace e oltraggio a pubblico ufficiale. Un curriculum completo.

Peraltro i carabinieri della provincia di Bolzano l’hanno deferita ben quattro volte in due anni, due in stato di libertà e due in arresto, oltre al fatto di ieri. È stata accompagnata al carcere di Trento in attesa di udienza di convalida della misura precautelare. Ai sensi delle vigenti norme, ovviamente alla stessa è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sia stata legalmente provata la colpevolezza (Dir. UE 2016/343).

Il carabiniere se l’è cavata con qualche piccola escoriazione.
La vicenda è l’ennesima dimostrazione che contro i reati “predatori” la migliore arma sono i nostri vicini di casa che possono vigilare casa in nostra assenza e aiutarci nel bisogno. Buoni rapporti di vicinato tra condomini e tra residenti lungo la stessa via permettono di tenere i quartieri più sicuri attraverso migliori e più tempestive informazioni alla centrale operativa della forza di polizia più vicina.

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