Nuova tecnologia per il vaccino Takis, che si chiama Covid-eVax il vaccino tutto italiano ideato dalla suddetta azienda con sede a Castel Romano. Questo vaccino è stato sviluppato in collaborazione con la Rottapharm Biotech di Monza e si basa su una tecnologia innovativa rispetto a quella dei vaccini ad oggi disponibili che rende il farmaco facilmente adattabile a nuove varianti e consente di evitare la catena del freddo nella conservazione e nel trasporto.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda “dopo gli studi preclinici (in laboratorio), iniziati un anno fa, è partita agli inizi di marzo la sperimentazione clinica (cioè sull’uomo) di fase 1 e fase 2 che vede coinvolti l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale di Napoli, l’Istituto Nazionale sulle Malattie Infettive Spallanzani di Roma e l’Ospedale San Gerardo di Monza in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca“.
“I tre centri clinici – come ha dichiarato la Takis – si occuperanno di tutte le attività dello studio, ma ciascuno con responsabilità maggiori su uno dei tre aspetti principali della sperimentazione: il San Gerardo di Monza è responsabile del trattamento dei primi soggetti di ciascuna dose e della verifica dei risultati preliminari; il Pascale di Napoli ha un ruolo determinante nell’espansione del numero di soggetti per ciascuna dose, al fine di consolidare i risultati; lo Spallanzani di Roma è responsabile di tutti gli esami di laboratorio che documentino la risposta immunitaria e quindi la potenziale efficacia”.
A Napoli, l’equipe guidata dal Prof. Paolo Ascierto, Direttore dell’UOC di Oncologia Medica e Terapie Innovative – Fondazione G. Pascale, dopo avere selezionato i volontari, tutti soggetti sani tra i 18 i 60 anni di età, è entrata nel vivo della sperimentazione il primo aprile con l’iniezione della prima dose ad un 26enne napoletano. Ad oggi sono 20 i volontari cui è stato inoculato il vaccino e nessuno ha manifestato effetti collaterali.