Vaccini, Fai Cisl lancia la campagna per i lavoratori agroalimentari

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Si chiama “Fai il vaccino” la campagna di sensibilizzazione avviata dalla Fai, federazione agroalimentare e ambientale della Cisl. Ad annunciarla, il segretario generale Onofrio Rota durante un webinar sulla salute e sicurezza nel lavoro.

“Dopo le persone più fragili e le categorie più colpite – ha detto il sindacalista – è prioritario che si passi a vaccinare le lavoratrici e i lavoratori agroalimentari, che dall’inizio della pandemia hanno continuato a svolgere il proprio lavoro con dedizione e impegno, garantendo la tenuta produttiva delle filiere del cibo. Il nostro – ha aggiunto Rota – è anche un invito a dare ascolto alla scienza e a seguire le indicazioni delle strutture sanitarie, con l’obiettivo di proteggere la salute di tutti e uscire al più presto dalla crisi sanitaria”.

Gli ultimi dati Inail, è emerso durante l’incontro, affermano che le infezioni da Covid19 di origine professionale sono state oltre 131 mila dall’inizio della pandemia, il 6,2% dei contagiati nazionali totali. Tra questi, i casi mortali sono stati 423. Quasi otto decessi su 10, il 79%, sono avvenuti nel trimestre marzo-maggio, contro il 18% del trimestre ottobre-dicembre. I casi mortali riguardano soprattutto gli uomini (83,2%) e le fasce di età 50-64 anni (70,2%) e oltre i 64 anni (19,9%). I lavoratori più colpiti appartengono a sanità e assistenza sociale, con quasi il 70% delle denunce e un quarto dei decessi, seguiti da quelli dei servizi alle imprese (vigilanza, pulizia e call center), del manifatturiero (tra i quali anche gli addetti dell’industria alimentare), delle attività di alloggio e ristorazione, del commercio, trasporto e magazzinaggio, mentre l’agricoltura è tra i settori meno colpiti.