Oggi a Mosca si terrà la parata per il Giorno della Vittoria, manifestazione che celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la vittoria dell’Unione Sovietica.
Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, parlando in Piazza Rossa, ha annunciato: “”L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”.
Lo stesso presidente russo, nella giornata di ieri, ha inviato un messaggio ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk ha ribadito che bisogna combattere contro la “feccia nazista”. Inoltre ha rimproverato la Nato dichiarando che “non hanno voluto ascoltarci”. Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ribadisce che “la Russia perderà, perché il male perde sempre”. Intanto l’Occidente e il Giappone si sono impegnati nel mettere al bando il petrolio russo in modo graduale e preparano nuove sanzioni per la stessa, il Regno Unito è pronto a prendere provvedimenti anche con la Bielorussia. Ieri la First Lady degli Stati Uniti, Jill Biden, e il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, hanno promesso a Kiev altri 40 milioni di aiuti militari. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è sconvolto dall’attacco della Russia del 7 maggio che ha colpito una scuola a Bilohorivka, in Ucraina, dove molte persone avrebbero cercato riparo dai combattimenti in corso.