L’ARCI esprime la propria soddisfazione per aver collaborato all’accoglienza di 60 delle 80 persone in fuga da Leopoli, evacuate da Croce Rossa in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile.
Si tratta di 19 nuclei familiari, gran parte dei quali con persone fragili e diversamente abili, che saranno inseriti in strutture gestite dall’ARCI, in collaborazione con i Comuni e le Prefetture di Genova, Teramo, Perugia, Potenza, Pistoia e Lecce.
Fin dalla fine degli anni novanta l’ARCI ha partecipato a costruire il sistema d’accoglienza per rifugiati e profughi, insieme alle tante organizzazioni del Terzo Settore. Abbiamo sempre creduto in un Paese accogliente e rispettoso della dignità dei rifugiati, da qualsiasi parte del mondo provengano.
Con la nostra rete di Circoli Rifugio stiamo accogliendo persone di ogni nazionalità, anche italiani in difficoltà. Riteniamo non ci possano essere profughi di serie A e profughi di serie B: ogni essere umano che fugge da guerre e persecuzioni va accolto con lo stesso rispetto, a prescindere dalle ragioni che lo spingono a fuggire e dalla sua nazionalità.
Per la nostra rete è stato naturale rispondere alla richiesta di aiuto per accogliere i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
Accoglieremo, come sempre, prendendoci cura delle persone e dei territori che le ospiteranno, con una particolare attenzione alla relazione con i comuni e la rete delle associazioni del Terzo Settore.