SANTA MARIA CAPUA VETERE – Gaetano Comunale di Santa Maria Capua Vetere venne ucciso dai nazisti nel campo di concentramento di Mauthausen. Oggi ai suoi eredi è stato riconosciuto un risarcimento di 720mila euro.
Lo ha deciso il tribunale di Firenze: ora, dopo il verdetto, se l’avvocatura di Stato non presenterà ricorso in appello, per il legale dei familiari della vittima si aprirà l’iter per poter chiedere di accedere al fondo governativo istituito da Mario Draghi nel 2022, che prevede proprio il ristoro dei danni subiti dalle vittime del Terzo Reich ad opera del Mef.
Il giudice Mannamo, scrive l’edizione fiorentina del Corriere della Sera, nella sentenza ha ripercorso la storia di Comunale, che viveva a Empoli dove era un maestro vetraio delle fabbriche Taddei. Il 4 marzo 1944 avrebbe partecipato ad uno sciopero che vide una grande partecipazione degli operai delle vetrerie. Sarebbe stato Hitler in persona ad ordinare il rastrellamento e la deportazione di 117 persone, tra cui 26 operai della Taddei e lo stesso Comunale che morì alla fine di aprile del 1944, ucciso senza pietà dalle Schutz-Staffel, passate alla storia poi il noto acronimo SS. Due anni fa sotto la sua abitazione è stata posta una pietra d’inciampo in sua memoria.