NAPOLI. Un fiume di persone, lacrime e dolore ai funerali di Chiara Jaconis, la giovane padovana rimasta uccisa il 15 settembre scorso a Napoli in un tragico incidente, da una statuetta caduta dall’alto dei Quartieri Spagnoli.
Sulla bara della ragazza, un semplicissimo feretro in legno chiaro, solo un grande cuscino di girasoli. Un grande dolore segnava i volti del papà di Chiara, Gianfranco, la mamma Cristina, la sorella e il fidanzato Livio, che si trovava assieme a lei nel momento in cui è avvenuto il fatto.
Il cordoglio del Comune di Napoli è stato rappresentato dalla presenza nella chiesa del gonfalone listato a lutto.
“Sono ore difficili. Per l’ultimo saluto a Chiara il Comune ha testimoniato la vicinanza con un cuscino di fiori e il Gonfalone scortato dai vigili per esprimere il cordoglio dell’amministrazione e di tutta la città. Io sono sempre stata accanto alla famiglia a Napoli e in queste ore ancora di più con il cuore. Questi giorni di vicinanza con Livio e la famiglia di Chiara hanno costruito un legame forte che difficilmente potrò dimenticare. A loro e a Chiara va ancora il mio abbraccio”. Così l’assessora al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato.