SALERNO – Il 3 ottobre scorso un vero tsunami giudiziario si è abbattuto su due degli uomini più vicini al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: l’arresto di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno (sospeso dal prefetto da entrambe le cariche) e le perquisizioni a casa di Giovanni Zannini e negli uffici della Commissione ambiente in consiglio regionale, di cui Zannini è presidente. Oggi, un altro deluchiano doc finisce nel mirino della magistratura.
La Guardia di Finanza, su delega della Procura di Salerno, ha infatti avviato le perquisizioni negli uffici del consigliere regionale della Campania Luca Cascone, eletto nella circoscrizione elettorale di Salerno per la lista “De Luca Presidente”. ll decreto di perquisizione e di ispezione della Procura di Salerno, eseguito oggi riguarda sei indagati: oltre allo stesso Cascone, di 50 anni; Andrea Campanile 27 anni, componente dello staff del sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri; Angelo Michele Lizio 67 anni, direttore settore viabilità della provincia di Salerno; Nicola Aulisio 52 anni, dirigente della società della Cogea Impresit; Federica Turi 38 anni, responsabile dell’area manutenzione del comune di Capaccio e Giovanni Vito Bello 64 anni responsabile dell’area Lavori Pubblici del comune di Capaccio. Sono indagati, a vario titolo, per turbata libertà degli incanti in concorso e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti della Procura e della Guardia di Finanza di Salerno sono quelli concernenti la realizzazione dell’opera viaria (superstrada) Fondovalle Calore, per oltre 32 milioni di euro, destinata a mettere in collegamento diversi centri urbani tra cui figura anche il comune di Capaccio-Paestum; per la realizzazione della strada denominata “Aversana” (per una somma iniziale di oltre 19 milioni di euro poi lievitata) e per la realizzazione del cosiddetto “Sottopasso” a Ogliastro Cilento. Le fiamme gialle di Salerno starebbero conducendo attività istruttorie e acquisizioni di documenti per approfondimenti investigativi relativi a vicende collegate, ma distinte dall’inchiesta che nelle scorse settimane ha coinvolto Alfieri. Tra l’altro, sempre in queste ore, analoghe acquisizioni, inerenti una attività investigativa pregressa, sarebbero in corso anche negli uffici della Provincia di Salerno, di cui Alfieri era presidente.
Insomma, per i fedelissimi del governatore non è certo un bel momento. Cascone è un altro personaggio politico di assoluto rilievo della maggioranza che sostiene De Luca alla Regione Campania.
Nato a Pagani, ingegnere, eletto con la lista civica deluchiana, è da sempre ritenuto uno dei riferimenti della maggioranza a trazione deluchiana sulla questione trasporti. È attualmente Presidente della IV Commissione Consiliare permanente della Regione Campania che si occupa di Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti.
Cascone: “Sono serenissimo. Io sono una persona perbene”
Ed ecco cosa ha scritto in un post il consigliere salernitano, dopo le perquisizioni odierne: “Dopo le diverse ‘imprecise’ anticipazioni giornalistiche siamo arrivati all’acquisizione di documenti. La migliore occasione non solo per spiegare nell’unica sede competente i miei comportamenti, ma anche per dimostrare il supporto fattivo spesso lontano dai riflettori”.
“Fiducia assoluta che tutto ciò si chiarirà al più presto perché – nonostante ci sia chi specula su tutto – sono sereno, anzi serenissimo, io sono una persona perbene!”, sottolinea.
Nelle foto, da sinistra, Luca Cascone, Franco Alfieri, Vincenzo De Luca e Giovanni Zannini