CASAL DI PRINCIPE. Un’associazione a delinquere ben strutturata in cui ognuno aveva il proprio ruolo.
Gli avvocati esperti in materia di infortunistica procuravano i clienti, i medici rilasciavano certificati falsi, al di fuori dell’ambito professionale c’era chi per soldi si prestava a fingere di aver subito o provocato un incidente automobilistico e chi faceva il falso testimone, l’obiettivo era ottenere un risarcimento dalla compagnia assicurativa e ognuno dava il suo contributo per ottenere il risultato. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso la misura cautelare agli arresti domiciliari per Carmine D’Aniello 38 anni di Casal di Principe, Gennaro Rondinone, 63 anni di Lusciano, Emilio Baldascino 38 anni di Casal di Principe, Antonio Letizia 52 anni di Capodrise, Flavia Davide 39 anni di Castel Volturno, Patrizia Intorto 44 anni di Caserta, Raffaella D’Aniello 35 anni di Casal di Principe, Emilio Acunzo 59 anni di Caserta, Gianluca Di Sarno 40 anni di San Marcellino, Antonio Abatiello 46anni di Casal di Principe, Adriana Mottola 40 anni di Casal di Principe, Patrizia Rubino 48 anni di Casal di Principe, Antonio Paolo Caterino 44 anni di Casal di Principe, Carmine De Simone 39 anni di Napoli, Gianluca Piazza 39 anni di Casal di Principe, Domenico Fiorito 65 anni di San Nicola La Strada, Salvatore Salvemini 59 anni di Santa Maria Capua Vetere, Angelo Palmiero 54enne di Marcianise, Gianni Russo 38 anni di Casal di Principe, Guglielmo Di Sarno 48 anni di Casavatore, Antonietta Dello Margio 36 anni di Casal di Principe, e infine Giulio Puzzi 46 anni di San Cipriano d’Aversa, unico che ha unica restrizione l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per altri trentuno indagati la richiesta di misura cautelare è stata rigettata dal gip, tra gli indagati ci sono altri medici.