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Truffa da 6 milioni di euro sui rifugiati: 17 indagati. Nei guai suor Rita e gli attivisti dell’Ex canapificio

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CASERTA – Bufera giudiziaria sulla gestione dell’accoglienza ai migranti, nel capoluogo di Terra di Lavoro. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiuso l’indagine per truffa aggravata nei confronti di 17 soggetti, legati al Centro Sociale ex Canapificio ed alla comunità religiosa delle suole orsoline Casa Rut.

Per i pm sammaritani sarebbe irregolare l’aggiudicazione di progetti da 6 milioni di euro a favore di Casa Rut ed Ex Canapificio (aggiudicazione gestita dal comune di Caserta, ente capofila dell’ambito C01).

In pratica, centro sociale e comunità delle orsoline avrebbero presentato documenti falsi per ottenere il finanziamento per il triennio 2017/2019 relativo allo Sprar, sistema di accoglienza legato al supporto dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Nel registro degli indagati sono stati iscritti il dipendente comunale Matteo Palmisani, il presidente del centro sociale Fabio Basile, suor Rita Giaretta, rappresentante di Casa Rut, Michelina Bruno, Bruno D’Agostino, Pietro Losco (revisori del progetto Sprar), Massimo Cocciardo, Claudia Campolattano, Giovanni Paolo Mosca, Immacolata D’Amico, Domenica D’Amico, Vincenzo FianoVirginia Anna Crovella, Federica Maria Crovella, Andrea BartoliGianluca CastaldiRiccardo Russo.

Gli indagati, con ruoli diversi, avrebbero indotto in errore, con artifizi e raggiri, la Commissione di valutazione del Viminale e poi il Servizio centrale Sprar.

Ricordiamo che sia Fiano che Virginia Anna Crovella sono stati candidati alle comunali del 2021 nelle liste a sostegno del candidato sindaco Raffaele Giovine (oggi consigliere comunale). Giovine, che ufficialmente siede tra i banchi dell’opposizione, decise al ballottaggio di appoggiare Carlo Marino contro il competitor Gianpiero Zinzi.

Zinzi: Truffa da chi gridava “Caserta non si lega”

“A Caserta 17 persone avrebbero intascato illecitamente 6 milioni di euro di fondi pubblici ottenuti dal Viminale per i richiedenti asilo. Proprio quelli che nel 2021 gridavano ‘Caserta non si lega’, decidendo poi di supportare e appoggiare l’attuale primo cittadino Carlo Marino. Se fosse così, sarebbe un’enorme truffa messa in piedi con i soldi dei nostri cittadini che ci conferma un fatto importante: non può essere inclusione quella sbandierata dai soliti paladini dell’accoglienza indiscriminata che lucrano sulla pelle dei migranti oltrepassando il limite del buonsenso e dei diritti fondamentali di ogni persona. La gestione dei migranti non può essere fatta con belle parole e buone intenzioni, ma con un sistema regolamentato e soprattutto controllato su cui abbiamo sempre insistito. Vogliamo vederci chiaro e ci auguriamo che la Procura di S. Maria Capua Vetere possa fare piena luce su questa vicenda nel più breve tempo possibile, anche perché si tratta di soldi pubblici dei nostri cittadini. Caserta meritava e merita molto di più di uno slogan”. Queste le dichiarazioni del deputato casertano della Lega e coordinatore regionale del partito Gianpiero Zinzi.

(Nelle foto Fabio Basile, suor Rita Giaretta, Virginia Anna Crovella e Vincenzo Fiano)

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