Si è conclusa la vasta operazione, denominata convenzionalmente “Giallo Oro”, nell’ambito del contrasto al traffico internazionale di prodotti petroliferi. I finanzieri della compagnia di Treviso hanno denunciato 35 persone, di cui 31 stranieri e 4 italiani, questi ultimi residenti tra le province di Mantova, Napoli e Catania, arrestandone due in flagranza di reato.
Secondo quanto riferito i reati contestati sono il contrabbando di gasolio e l’irregolarità nella circolazione di veicoli dedicati al trasporto di prodotti petroliferi sottoposti ad accise. Si tratta di una tipologia di contrabbando che attraverso il prelievo in raffinerie dell’Est Europa, destinava tale prodotto al consumo in Italia, in evasione d’imposta, come gasolio per autotrazione di scarsa qualità. Il gasolio, eludendo i controlli delle pattuglie su strada, veniva dichiarato come solvente o liquido anticorrosivo. In realtà tramite le analisi chimiche è emerso invece che era composto per il 70% da gasolio e per la parte residua da olio vegetale, idoneo comunque a garantire la carburazione in motori diesel.
