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Trasporti: Ryanair rimborsa per Covid, ma in voucher

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Vittoria dell’Unc, ma solo parziale. Ryanair deve rimborsare anche in contanti chi non può partire per via del Covid, non solo con voucher.

“Un passo avanti e una parziale vittoria dei consumatori, ma non basta!” afferma Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che la compagnia irlandese, dopo essere stata denunciata a gennaio dall’Unione Nazionale Consumatori all’Antitrust, all’Enac e all’Autorità dei trasporti per i mancati rimborsi ai passeggeri positivi al Covid o in quarantena, avrebbe deciso finalmente di rimborsarli.

“Non possono sottrarsi alle loro responsabilità facendo i furbi. Se è una notizia che finalmente la compagnia si sia piegata e abbia ammesso i rimborsi, non è sufficiente che offra solo un voucher da spendere per un altro viaggio” prosegue Dona.

“Non è che Ryanair può essere al di sopra della legge e del Codice di navigazione. Il rimborso deve avvenire in contanti e, soprattutto, la nuova politica non può valere solo per il futuro, ora che la pandemia sembra essere più sotto controllo. Vanno rimborsati anche tutti i consumatori che hanno avuto problemi in passato, senza se e senza ma!” conclude Dona.

L’art. 945 del Codice della Navigazione prevede, infatti,  che “se la partenza del passeggero è impedita per causa a lui non imputabile, il contratto è risolto e il vettore restituisce il prezzo di passaggio già pagato. Se l’impedimento riguarda uno dei congiunti o degli addetti alla famiglia, che dovevano viaggiare insieme, ciascuno dei passeggeri può chiedere la risoluzione del contratto alle stesse condizioni.”

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