Un ragazzino di 13 anni è annegato nel fiume Isonzo, al confine tra Italia e Slovenia. La vittima stava partecipando a un allenamento di kayak quando sarebbe caduta in acqua senza più riemergere. La segnalazione è arrivata intorno alle 16.30 che ha permesso ai Vigili del fuoco di intervenire rinvenendo il corpo del ragazzino, senza vita.
L’allarme è stato lanciato dagli amici e dai tecnici della vittima che stavano partecipando al corso di kayak e che non hanno più visto riemergere il ragazzino. Secondo quanto si è appreso, la vittima indossava il giubbotto di salvataggio, ma la corrente del fiume lo avrebbe spinto sotto una roccia con la propria imbarcazione, impedendone la risalita e provocandone l’annegamento. Appena hanno individuato il ragazzino, i Vigili del fuoco lo hanno riportato a riva e subito dopo il personale sanitario ha cercato a lungo di rianimarlo. La vittima sarebbe di nazionalità slovena, di Nova Gorica, in prossimità del confine con l’Italia. Stesso avvenimento con un altro ragazzino, di 14 anni, è stato soccorso sul fiume Tagliamento, a Ronchis, mentre stava per annegare: era stato trascinato dalla corrente, sbattuto contro rami e sassi, riportando diverse lesioni. Soccorso dai Vigili del fuoco, è stato affidato all”equipe sanitaria dell’elicottero e trasportato in ospedale: non è in pericolo di vita. Il primo intervento dei soccorritori è stato prestato dalla sponda destra del fiume, in Comune di San Michele al Tagliamento (Venezia).