MADDALONI – Sentenza della corte di appello per un vasto traffico di droga tra Caivano e le province di Caserta e Napoli. Per quattro imputati la sentenza è stata parzialmente riformata.
Per Michele Di Caprio di Maddaloni, la pena di 14 anni è stata ridotta con il concordato a 7 anni, per la moglie Maria Antonietta Ravanni da 4 anni e 4 mesi a 2 anni e 8 mesi, per Rosario Mandato, anch’egli di Maddaloni, da 9 anni e 4 mesi a 6 anni e 7 mesi, per Antonio Casalino è stata esclusa dell’aggravante dell’uso delle armi e la pena è stata ridotta a sette anni quattro mesi. Confermate invece le pene irrogate in primo grado acon il rito abbreviato dal gip Valentina Gallo dl tribunale di Napoli: 8 anni a Ciro Gallo, 12 anni ad Antonio Cesarano, 12 anni a Carmine Cesarano, 15 anni ad Eduardo Cipolla, 12anni a Mario Cipolla, 15 anni a Giuseppe Dogali e 15 anni ad Antonio Gautieri. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Mario Mangazzo, Francesco Liguori, Domenico Dello Iacono, Danilo Di Cecco e Giovanni Bianco. Contestata un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Acquistavano ingenti quantitativi di cocaina nel Vibonese, poi in parte trasformata in crack, che veniva venduta nelle piazze di spaccio di Maddaloni al parco Lourdes e in via Fabio Massimo, ma anche a San Marco Evangelista. A carico degli imputati numerose intercettazioni telefoniche e ambientali.
giovanni maria mascia