NAPOLI – Arrestato ventiduenne per una rapina a mano armata avvenuta un anno fa, è stato incastrato dal Dna. I carabinieri di Pompei hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane napoletano, indiziato di rapina a mano armata e lesioni personali, reati che sono stati commessi il 21 settembre 2023 in un bar-tabaccheria di Pompei.
Il provvedimento è stato emesso dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura. Le indagini scattarono subito dopo l’intervento dei militari nel negozio in cui un uomo, col volto coperto e armato di pistola, aveva compiuto una violenta rapina: in quei drammatici istanti il rapinatore aveva preso in ostaggio una dipendente, trascinandola per i capelli e costringendola a inginocchiarsi con la pistola puntata alla testa, minacciando di spararle se il cassiere non gli avesse consegnato l’incasso. Il cassiere gli consegnò l’incasso di 1.500 euro. Dopo aver tentato di fuggire a piedi, il malvivente era stato coinvolto in una colluttazione con alcuni clienti e col cassiere, dai quali però riuscì a liberarsi lasciando comunque sul posto alcuni indumenti e una pistola replica priva del tappo rosso. Grazie alle analisi della polizia scientifica su di una traccia di sangue trovata sul posto, si è riusciti al risalire al Dna dell’indagato. Il 22enne si trovava già in carcere, a Secondigliano, per un altro provvedimento restrittivo.