C’è molto intorno alle figure di Ferdinando Russo e di Amedeo Blasotti, nonostante camminino sempre in modalità basso profilo e cercando di non far mai accendere i riflettori su di sé.
Ma NOTIX , si sa, non si ferma alle apparenze o a quello che si vuol far credere! Cosi ci abbiamo voluto vedere chiaro e siamo andanti in profondità, e non ci è voluto molto e nemmeno andare tanto in profondità, per scoprire un po’ di fatti interessanti.
Ferdinando Russo, come si sa, è il Dg uscente dell’Asl di Caserta , nominato ad agosto 2019 , risultava al momento della nomina quasi sconosciuto. Dal punto di professionale, era a capo del Distretto 43 (Casoria) dell’Asl Napoli 2.
Appena nominato, Russo ha revocato il bando di concorso per 70 funzionari tra primari e dirigenti in ospedali e distretti, che il suo predecessore, Mario De Biasio aveva già bandito, emanandone un altro, il cui iter – si è trattato di un concorso per titoli – si è concluso con la nomina dei vincitori con apposita delibera, a metà dicembre 2020 con entrata in servizio il 1 gennaio 2021. E a questo punto ci chiediamo, perché, quasi appena insediato, Russo revoca ed annulla un bando di concorso già in corso per poi bandirne un altro più o meno con le stesse caratteristiche del precedente? La risposta è nei nomi dei vincitori. Moti di essi, infatti, risultano essere esponenti politici o parenti stretti di politici regionali, provinciali e locali e molti gravitano nell’orbita del territorio di provenienza sia del DG Russo che del direttore amministrativo, Amedeo Blasotti, cioè area Casoria, Afragola e Asl NA2 Nord. Non facciamo nomi, per adesso, in quanto poi approfondiremo e dettaglieremo in una prossima puntata. Del resto gli elenchi sono pubblici e chiunque leggendo si potrà rendere conto di cosa e di chi parliamo. Russo, poco prima della nomina dei 70 funzionari, ne aveva già nominato altri 11, sui quali anche ci sarà da raccontare.
Passiamo poi al settore gare, che è quello più interessante e che vede coinvolto insieme Russo e l’onnipresente direttore amministrativo, Amedeo Blasotti.
La più interessante che ha destato la nostra attenzione riguarda i rapporti intercorrenti tra il Russo, Blasotti e il consorzio di cooperative sociali “Nestore”, nei confronti del quale la prefettura di Caserta ha emesso un provvedimento di interdittiva antimafia a fine maggio 2022.
Anche se la questione è stata ampiamente dissertata dal dott. Gianluigi Guarino su www.casertace.net, riassumiamo per comprensione generale dei fatti.
Il consorzio di cooperative sociali Nestore è guidato da Pasquale Capriglione, l’uomo che era già a capo del consorzio Agape che ha dominato per anni le attribuzioni pubbliche nell’ambito dei servizi sociali e già colpita da interdittiva antimafia.
Capriglione si sarebbe reinventato attraverso il consorzio Nestore, ma negli anni è stato sempre tenuto sotto controllo dai magistrati dell’antimafia. Ed infatti il suo nome è tornato alle luci della ribalta nel dicembre scorso, quando la Dda, attivando un decreto di perquisizione nei confronti dell’imprenditore, ha reso evidente la sua iscrizione nel registro degli indagati per presunti collegamenti con il clan dei Casalesi, ma anche per i reati di corruzione e turbativa d’asta.
L’interdittiva antimafia di fine maggio, nei confronti della cooperativa ha reso inevitabile la presa di atto di questa comunicazione della prefettura di Caserta da parte dell’ASL Caserta e quindi il direttore generale Ferdinando Russo, con deliberazione n. 788 del 27-05-2022, “preso atto del provvedimento di informativa antimafia interdittiva disposto dalla Prefettura di Caserta nei confronti della società Nestore, si procede alla risoluzione dei rapporti contrattuali” relativamente a questi due incarichi milionari.(Delibera n. 788 del 27-05-2022)
Bisogna ricordare che il consorzio Nestore risulta aggiudicatario e gestisce ben due appalti essenziali per quanto riguarda l’assistenza delle persone più fragili in provincia di Caserta.
Il primo con Delibera 407 del 17-03-2020, il Nestore è risultato aggiudicatario della procedura aperta per l’affidamento triennale della gestione dei servizi socio sanitari con telemonitoraggio sanitario dei pazienti ed attività alberghiere in modalità Global Service presso la residenza sanitaria assistita ed il Centro diurno per disabili di Caserta per un totale di € 3.060.200,56 oltre iva ed oneri per la sicurezza di € 60.000 stipulando il contratto in data 14.12.2020.
L’altro affidamento, invece, è datato 2021 e riguarda i servizi socio sanitari per i presidi ospedalieri dell’ASL Caserta, un’attività suddivisa in due lotti che l’azienda sanitaria locale ha affidato del dicembre 2021 (cioè solo pochi giorni prima l’esplosione dell’inchiesta) alla cooperativa Agorà, ma, soprattutto, al consorzio Nestore, vincitore del lotto due 2 a causa dell’esclusione dalla gara della società Legami Sociali, una condizione che aveva permesso quindi al consorzio di Capriglione di vedersi aggiudicare questi servizi da attivare nei presidi ospedalieri casertani per un valore di € 1.524.071,17 oltre iva ed oneri.
Ora, fin qui , solo dati, ma la cosa interessante accade il 9 giugno 2022, quando il soggetto giuridico Nestore ha aperto una RSA a Via Falco a Caserta. E dunque, allora, ci chiediamo se il giorno 27 maggio il DG Russo ha firmato una delibera di revoca in seguito all’interdittiva antimafia, revocando e annullando di fatto il contratto, allora come mai la cooperativa di Capriglione continua ad operare nel centro di via Falco?
Il DG Russo e il DA Blasotti hanno preso atto che c’è un’interdittiva antimafia, hanno revocato, ma di fatto fanno restare in operatività la stessa azienda colpita nell’attesa che l’Asl metta in piedi una procedura per stabilire chi dovrà sostituirla!
Si legge, infatti, in un documento firmato dal DG RUSSO e con parere favorevole del DA BLASOTTI che questi servizi di supporto ai pazienti sono ritenuti come essenziali e quindi non possono essere interrotti in maniera netta e improvvisa. E allora il consorzio Nestore di Capriglione continuerà a lavorare per l’azienda sanitaria locale, guadagnando, quindi, denaro pubblico, finché non si troverà, scrivono dall’Asl, un operatore economico a cui affidare i servizi.
E intanto è passato quasi un mese!
In tale situazione i dirigenti come mai non sono stati tempestivi nella sostituzione? La ASL e quindi Russo e Blasotti, dovrebbe muoversi con celerità ed emergenza, attivando un procedimento di affidamento per il breve periodo, in modo porre un rimedio. Invece, Russo e Blasotti continuano a fregarsene altamente di quanto deciso dalla prefettura di Caserta utilizzando la motivazione dei “servizi essenziali” e senza possibilità di interruzione,
Ma è legale che un’azienda sotto inchiesta per camorra continui a guadagnare legittimamente denaro pubblico?
Quindi si deve pensare che la revoca sia da considerarsi un atto dovuto che l’ASL ha dovuto redigere e pubblicare? Perché di fatto dal 27 maggio nulla risulta, nessun tipo di attività che provveda alla sostituzione. In pratica, Russo e Blasotti in questo modo aggirano l’interdittiva antimafia ai danni del consorzio Nestore che intanto chiede acconti e li incassa, avendone diritto, come ha dimostrato il suo avvocato, battendosi per avere la dovuta anticipazione contrattuale di ben 600 mila euro, già incassati dal Capriglione. Naturalmente, non conosciamo se il pagamento sia avvenuto prima o dopo il 10 dicembre 2021, data in cui scatta il blitz delle perquisizioni.
Ma del resto questo modus operandi è quasi una prassi nell’Asl di Caserta, dove orami Russo e Blasotti nel silenzio e fuori dai riflettori continuano a muoversi con tempi biblici, facendo perdurare anni i periodi di latenza con contratti scaduti e proroghe. Tutto sotto silenzio!
L’altra faccia di questa medaglia è Amedeo Blasotti, direttore amministrativo la cui nomina dura i interrottamente da 10 anni e già questo desta i suoi interrogativi, ma magari si potessero limitare a questo!
Amedeo Blasotti, dottore commercialista, è nato ad Afragola ma di fatto naturalizzato in quel di Casoria., quindi conterraneo di Ferdinando Russo. Spulciando il suo CV salta subito all’occhio che ha ricoperto molti incarichi in tante aziende, con un filo conduttore, quasi tutte legate alla Regione Campania, anche lui proveniente dall’area Asl Na 2 Nord, anche qui come Russo.
Dal 5 agosto 2015 è direttore amministrativo all’Asl di Caserta e sicuramente non è un personaggio comune, come dimostra chiaramente il fatto che si tratta di uno dei pochissimi direttori amministrativi ad essere stato riconfermato dopo l’avvicendamento tra 2 direttori generali, Mario De Biasio e Ferdinando Russo, che di Blasotti è conterraneo (entrambi sono di Casoria) .
Blasotti è stato nominato per la prima volta come direttore amministrativo all’Asl di Caserta il 5 agosto 2015 dall’allora DG Mario De Blasio e poi riconfermato dal successore Ferdinando Russo. O meglio, il DG Russo lo ha dovuto riconfermare per volere di Casillo. Blasotti infatti è legato politicamente a doppio filo a Casillo che, come si sa, ha un gran peso politico, visto che piazza sempre i suoi pupilli dovunque gli è possibile, anche se incompetenti e fuori luogo!
Blasotti, dunque, è stato piazzato, anzi incollato alla poltrona di direttore amministrativo nella ASL di Caserta a dispetto dei cambiamenti al vertice dei DG. Ma a questo punto la domanda nasce spontanea: De Blasio prima e Russo dopo, lo hanno dovuto subire trovandosi ad avere a che fare di fatto con un personaggio dall’alto peso derivante da queste potenti protezioni politiche ma soprattutto autonomo, visto che non ha mai dato conto di quanto da lui fatto al suo superiore, anzi si è sempre occupato personalmente di tutto insieme solo con pochi fedelissimi e sempre in maniera molto sospettosa oppure lo hanno semplicemente “lasciato fare” con un beneplacito che conveniva a tutti, o ancora si sono “nascosti” dietro Blasotti?
Amedeo Blasotti, infatti, sempre in sordina e senza attirare l’attenzione su di sé si è creato il suo “regno” con pochi fedelissimi , tra cui spicca Vincenzo Magnetta e il fido Bruno Puzone.
Il primo è l’architetto Vincenzo Magnetta, capodipartimento dell’area tecnica all’Asl, (un dipartimento creato ad hoc per lui, visto che non era neppure inserito nell’atto aziendale, ma voluto fortemente dalla logica Blasottiana!)
Vincenzo Magnetta è il deus ex machina di Blasotti, quello che “agisce”, mentre Blasotti appare seduto silenziosamente e quietamente alla sua scrivania. Magnetta ha creato una rete di fedelissimi esperti, tutti posizionati in posizioni strategiche, al posto giusto e con compiti specifici e funzionali a quanto da perseguire. E non solo all’interno dell’ASL di Caserta, ma anche tra la Asl di Caserta e l’Asl NA2 Nord (Frattamaggiore-Casoria, ndr) con un “sistema di conoscenze, rapporti e “scambi” del tipo: “in quella commissione vengo io e da noi mandi tu qualcuno”
Dettagliamo con i fatti: Il Magnetta, è in eccellenti rapporti con i big della Asl Na2 Nord, il Dg D’Amore e il Da Balivo. Ora Il 25 mazzo 2022 all’ASL NA 2 Nord si è tenuto un importante concorso per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente Ingegnere-Architetto-ruolo professionale. E in virtù di questi “legami” che uniscono le due Asl, al concorso ha partecipato anche un gruppetto scelto di quattro persone che , guarda un po’, sono allievi di Magnetta; si tratta di Falco Paolo, Morgillo Giovanni, Russo Roberto e Santonastaso Rosalia. E allo stesso concorso, tra i membri della commissione c’è Antonio Rocchio, pupillo di Magnetta, che è l’architetto vincitore dell’avviso di mobilità che si prepara a sostituire all’AORN l’arch. Virgilio Patitucci che andrà in pensione ad agosto ed egli stesso presente in commissione del suddetto concorso. C’è da precisare che nell’avviso per mobilità vinto dall’architetto Antonio Rocchio ci sono alcuni “dettagli” che balzano agli occhi. L’avviso è stato espletato con una velocità estrema e ciò è alquanto strano visto e considerato che l’architetto Virgilio Patitucci andrà in pensione solo ad agosto. Ma guarda caso, sembra che l’architetto Patitucci abbia già lasciato l’Aorn, avendo ferie arretrate da consumare e quindi il posto di direttore della Uoc di Ingegneria Ospedaliera è pronto per essere occupato. Secondo “dettaglio”: all’avviso hanno partecipato solo due candidati .
Altra nota per capire questo quadro. La moglie di Rocchio è dipendente dell’ASL NA 2. Il figlio di Magnetta, invece, anche lui architetto è stato appena riconfermato all’Asl di Caserta con il rinnovo di un contratto a tempo determinato “nelle more della definizione di procedure finalizzate alle assunzioni a tempo indeterminato con la primaria esigenza di assicurare le indispensabili attività lavorative avviate presso varie strutture aziendali”. (Delibera n. 823 del 21-05-2021, firmata da Russo e Blasotti). Anche qui lo stesso modus operandi come per i contratti di affidamento!
Per chiudere il cerchio, vogliamo ricordare ai nostri lettori, per amore di verità che l’architetto Magnetta, tempo fa, fu raggiunto da un avviso di garanzia per una vicenda riguardante la Radioterapia alla Clinica Villa del Sole di Caserta e quindi rinviato a giudizio. Non sembrerà strano, a questo punto, che che come consulenti tecnici di parte, furono nominati gli architetti Pasquale e Antonio Rocchio, (padre e figlio)? Magnetta, dunque, appare uno dei più potenti tra i potenti dell’Asl e ben tutelati politicamente e nonostante le noie giudiziarie a differenza di altri, a lui fu consentito o consigliato o concordato, di mettersi in aspettativa e di andare a ricoprire il ruolo di provveditore alle Opere pubbliche in Molise, dove avrebbe dovuto restare tre anni, ma invece ritornò a Caserta dopo soli sei mesi e prima di andarsene, lasciò disposizioni precise concordando con il suo amico Blasotti ed il Dg Russo il nome del suo sostituto provvisorio, l’architetto Luigi Fraticelli, nonostante quest’ultimo non avesse cinque anni di anzianità, conditio per ricoprire il ruolo. L’architetto Fraticelli intanto, consapevole di non essere in grado di reggere, tentò di dare le dimissioni, ma ricevette il diniego di Blasotti, che insieme a Magnetta, convinsero Fraticelli a restare, rassicurato dal fatto che Magnetta sarebbe ritornato a breve. Blasotti del resto, soffriva molto la mancanza del suo amico Magnetta, con il quale era abituato ad operare e soprattutto ad andare spessissimo a controllare la società Arethusa. E Megnetta tornò in fretta ricevendo in premio il dipartimento Servizio Tecnico, Patrimonio, Ingegneria Clinica, mentre Fraticelli, per il suo “scomodo” fu collocato in pensione e poi riassorbito con un contratto di consulenza & rimborso spese.
Compreso il quadro di base di intrecci e conoscenze, il clou del trio Russo- Blasotti -Magnetta è il piano per il settore edilizia sanitaria che Magnetta sta curando anche per gli altri due in maniera certosina. Come sempre è attento a tutto e si preoccupa che a gestire le gare siano persone di fiducia che rispondano direttamente a lui: l’architetto Ferrandes e la dottoressa Limardi muovendosi sempre in un “entourage” familiare. Ferrandes è il marito di Barbara Sciascia, da poco stabilizzata, addetta alle correzioni delle delibere. La funzione di Rup invece, è riservata quasi esclusivamente, all’ingegnere Rosalia Santonastaso, una dei quattro concorrenti al Concorso dell’Asl Na2 Nord. Tra gli altri 3 pupilli di Magnetta c’è il Morgillo la cui sorella fu assunta all’Aorn, regolarmente, nelle categorie protette come assistente amministrativa.
Magnetta dunque è il fedelissimo di Blasotti che agisce in accordo con Ferdinando Russo e con il suo benestare, comprovato dalle deliberazioni. Controllano tutto in maniera maniacale per evitare che qualcosa sfugga al loro controllo, tanto da inviare una nota a tutto il personale in servizio su come utilizzare le postazioni e sulle modalità di accesso alle documentazioni.
Il secondo fidatissimo di Blasotti è Bruno Puzone, che nonostante sia un geometra, continua ad espletare attività amministrative inerenti l’ufficio, con collocazione all’ufficio protocollo e all’ufficio gare (vedi disposizione n. 96 del 19-04-22). Nonostante la qualifica “amministrativa” assegnata al Puzone da Magnetta, si comprende, da quelle che sono le sue mansioni reali, che la conoscenza del Puzone in ordine alle funzioni tecniche ed amministrative è alquanto limitata, tanto è vero che, ogni mattina, il suo primo compito, è quello di preparare e servire il caffè. Espletati i doveri mattutini, tra i quali figura anzitutto quello di chiudere a chiave la porta di Magnetta nel caso si allontana ed impedirne l’accesso a chiunque, Puzone ha il compito di fare la guardia al parcheggio per Amedeo Blasotti.
In questo stato quasi da “gestapo” allora ci si chiede come mai si registra uno smarrimento di fascicoli negli Uffici della Direzione Amministrativa dell’Asl di Caserta diretta dal dottor Amedeo Blasotti? Strano in una Direzione Generale così blindata, di cui abbiamo descritto abbondantemente, al cui interno ogni persona viene identificata all’ingresso, previo lasciapassare dell’Ufficio interessato alla visita, poi seguita da telecamere sia all’esterno dell’edificio, sia in ogni corridoio dello stesso, all’improvviso spariscono fascicoli relativi ad alcuni concorsi per la nomina di Dirigenti di Unità Operative Complesse.
Ricostruiamo i fatti. La settimana dopo Pasqua, quando la segretaria delle commissioni che aveva in consegna i fascicoli, rientra al suo posto di lavoro negli Uffici della Direzione Amministrativa, quelli di Blasotti, non trovava più i fascicoli di cui era consegnataria. Dopo un’attenta ricerca in ogni dove, constatata la sparizione, la segretaria di commissione era stata costretta a sporgere regolare denuncia ai Carabinieri.
Ma di quali concorsi si trattava? Si trattava di tutta la documentazione delle domande di partecipazione agli Avvisi Pubblici ex Art. 18 per la nomina dei Dirigenti dell’URP e dell’Ufficio Centri Accreditati, pubblicati contestualmente a quello per la nomina del Dirigente della Formazione, poi vinto da Arcangelo Correra. Non è strano che questo sia stato espletato con la velocità della luce, mentre gli altri due giacevano dimenticati tra le carte della Direzione Amministrativa? Ma veniamo alla “sparizione” dei documenti. Se la segretaria ha ritenuto di rivolgersi ai Carabinieri, si presume che, avendo provveduto ad un’attenta ricerca degli atti, di fatto non trovati, l’unica ipotesi probabile sia quella della sottrazione degli stessi, da parte di qualcuno. Quindi, si tratterebbe di un’azione che aveva un disegno ben preciso. Si potrebbe ipotizzare qualche partecipante escluso? Qualche concorrente che aveva capito di non superarlo? O qualcuno che già prefigurava la vittoria di qualche concorrente non gradito? In ogni caso, se di furto dovesse trattasse, unica cosa certa è che, toh!, si deve procedere alla riapertura ex novo dell’Avviso Pubblico? E la domanda è sempre la stessa a proposito di concorsi, CUI PRODEST?
Questo è il quadro generale in cui impera Amedeo Blasotti, che soprattutto ultimamente e sempre forte grazie allo scudo di acciaio di Casillo, ha intensificato i suoi contatti formali, ma anche informali, con i mondi che girano attorno al pianeta Asl. E del resto, lui è uno che ha incontrato ed incontra frequentemente e direttamente i politici che contano in questo territorio e che quindi ritengono di poter svolgere un’azione di mediazione tra le burocrazie della sanità casertana e il mondo dei fornitori di beni e servizi, a cui i politici di cui sopra guardano con bramosia e spesso con ingordigia.
Gli “incontri costruttivi” del direttore amministrativo avvengono però rigorosamente fuori dal territorio casertano. Sovente a Casoria presso Studio Arethusa.
Arethusa srl , sita in Via Rossini-14 a Casoria è l’azienda che è risultata vincitrice ed aggiudicataria nel 2019 della gara “per l’affidamento di servizi di ingegneria nella fase progettuale e nella fase di esecuzione di contratti e rafforzamento della capacity building dell’UOC tecnico manutentivo per € 450.000 + iva” (Deliberazione del DG Russo – D:G:R:C n. 369 del 6/8/19 e D.P.G.R.C. n. 107 del 8/8/2019 – N. 29 del 30-08-2019, con parere favorevole del DA Amedeo Blasotti); e di nuovo vincitrice della stessa gara nel 2022 (Verbale n. 9 del 12-04-2022). Arethusa è di proprietà dell’ing. Cesare Ferone, di Casoria, che è stato consigliere comunale a Casoria insieme con Blasotti nel 1994 e di cui è “grande amico”. Blasotti, come abbiamo già evidenziato tende a controllare tutto, ma soprattutto spicca la “mania” di controllare, tutte le mattine, lo stato dei pagamenti a favore di professionisti e ditte con sede a Casoria, Afragola e nell’area partenopea. Generalmente, si sa che i fornitori vengono liquidati a 90 giorni dall’emissione fattura, Blasotti invece, pretende i pagamenti a favore di queste ditte già dopo pochi giorni dall’emissione delle fatture. Le ditte ed i professionisti della zona casertana e di altre zone, invece, possono aspettare anche mesi e mesi. Anzi da qualche tempo per velocizzare i pagamenti “che gli interessano” Blasotti, invece di scomodare gli operatori del servizio economico finanziario, detta lui stesso direttamente le coordinate ad una persona fidata, che presiede un incarico sensibile e che sa quello che deve fare, evitando di “impegnare” troppi dipendenti… Da fonti accreditate si sa ancora che incontri importanti di Blasotti avvengono anche in quel di Aversa, dove offre caffè, cappuccino e brioche nelle migliori pasticcerie normanne.
E questa è solo la prima tappa di questo excursus sull’ASL di Caserta…
Nella prossima puntata di cosa parleremo? Forse dei politici che ogni giorno hanno incontrato Russo e Blasotti e di tutte le richieste fatte di “dare e avere” ? E scommettiamo che più di qualche politico si dimetterà?
Ah, saperlo !!!!!…
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