La questione smog a Torino preoccupa ancora. Se nove dei 12 inquinanti sotto osservazione sono rimasti, nel 2020, entro i valori limite, quest’anno la soglia continua a essere superata da Pm10, biossido di azoto e ozono. Tuttavia, “le serie storiche” dei dati analizzati confermano la tendenza al miglioramento e “certificano l’efficacia delle misure di risanamento adottate nel corso degli anni”.
La pandemia da Coronavis però ha favorito l’emergere di alcuni effetti positivi sull’inquinamento atmosferico, grazie al lockdown e alle altre misure adottate per il contenimento del contagio Covid. Il calo del traffico veicolare e delle attività industriali ha abbattuto in particolare le emissioni di biossido di azoto: il valore limite annuale è stato superato soltanto in due stazioni Arpa.
Resta critica però la concentrazione di ozono che ha fatto registrare solo “qualche lieve miglioramento”. Gli altri 9 inquinanti, monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene, metalli, benzo(a)pirene e Pm2,5 “hanno rispettato nel 2020, come negli anni precedenti, i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano”.