Analisi politica
Il centro-sinistra, escluso Renzi, al Quirinale, ha sostenuto Conte. Il Presidente della Repubblica dovrà dare mandato per un Conte ter! La telefonata di sottomissione a Renzi è arrivata pochi minuti prima che salisse al Quirinale. Ipotesi Conte ter: il Pd e il M5S, dai dati ufficiali, vogliono recuperare Renzi. Nel caso in cui Renzi non accetti darà la seconda spallata a Conte. Cosa potrà accadere? Il Quirinale dovrà dare mandato per un governo di interesse nazionale! A quel punto il Movimento dirà di no e si spaccherà, in quanto il 70% dei pentastellati non vuole andare al voto perché se lo sogna il Parlamento di nuovo!!! A fatti e non da tifosi di nessuno, il Movimento sta affondando, unica strada per salvarsi è che Renzi torni indietro. In caso di voto il centrosinistra è perdente!!! Noi siamo e restiamo convinti, a differenza degli altri quotidiani, che il progetto bipartisan continui. Anche perché il primo governo Conte con Salvini fu spinto da tutti per non tornare al voto, in quanto in quel momento storico il M5S poteva prendere la maggioranza assoluta. Il secondo governo Conte con il centrosinistra fu benedetto sempre da tutti, obiettivo, ridimensionarli. Adesso che Renzi li ha messi in crisi, sono scesi al 7/8%. In due anni e mezzo i pentastellati hanno quasi perso tutto e se si andasse al voto finirebbero di scendere di consensi! Cosa accadrà? Ripetiamo che non scriviamo da tifosi, ma la nostra è un’analisi politica!!! Conte e il M5S in ginocchio da Renzi e la telefonata di oggi è la conferma!!! Il Pd, invece, non ha sbagliato la strategia, ha sbagliato a fare dichiarazioni inutili contro Renzi, doveva prendere una posizione da collant e non di rottura. Poi tutti questi transfughi non qualificano il Pd!!! Su questo i compagni dovevano prendere una posizione netta e di distanza, ecco la perdita dei due punti che sono scesi dal 20% al 18%? Ah saperlo…
Astensionismo, la lezione della Liguria che i politici non vogliono capire
L’EDITORIALE DI ANTONIO ARRICALE – Leggo i commenti, divertito, sui risultati elettorali