Terrorismo internazionale, le missioni operative, il problema della pirateria: scendono in campo le Forze Speciali a supporto dell’Intelligence

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Il terrorismo internazionale, le missioni in più teatri operativi, il problema della pirateria ed in genere il dover mantenere sempre alti gli standard qualitativi dei reparti speciali, hanno determinato un costante e continuo allargamento del comparto delle Forze Speciali. Benché in Italia, in ambito COFS, gli interventi di “controterrorismo” sono demandati al GIS, in ambito internazionale diversi son stati gli interventi assegnati al GOI e al 9° Rgt. “Col Moschin”.

Proprio questi reparti, sin dalla metà degli anni ’70, rispondendo alla necessità di istituire le ben note UNIS, crearono internamente Sezioni addestrate proprio in chiave AT, come ad esempio il “Team Torre” del GOI o la Sez. ASA del 9°. La necessità di supportare anche l’intelligence nell’ambito delle operazioni all’estero, il tutto in una cornice di legalità, ha portato alla l.198/2015 che stabilisce appunto la possibilità per l’AISE di utilizzare sotto il proprio controllo aliquote di FS, garantendo in capo agli operatori le medesime garanzie funzionali previste per gli operatori dell’intelligence.