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vincenzo de luca - page 2

Incandidabilità sindaci, l’Anci: in Campania scelte gravi

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NAPOLI – Ciò che sta accadendo sulla legge elettorale in consiglio regionale fa storcere il naso a tanti e non solo per la questione del terzo mandato di Vincenzo De Luca.

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Terzo mandato, tensione alle stelle tra Pd e De Luca. Rinviata la seduta di commissione

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NAPOLI – Prevista in un primo momento per le 16 di oggi, la riunione della Prima commissione consiliare della Regione Campania è stata rinviata alle 18, mentre il termine per la presentazione di emendamenti alla proposta di modifica della legge elettorale, con l’introduzione del terzo mandato, è stato prorogato alle 17 (ancora pochi minuti, dunque).

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Terzo mandato, Fratelli d’Italia all’attacco: il balletto tra Pd e De Luca vergogna senza fine

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NAPOLI – Il braccio di ferro in corso in questi minuti tra i consiglieri regionali del Partito democratico ed il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, non può che provocare reazioni nel centrodestra che assiste al balletto dem.

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Francesco Todisco (Pd) longa manus di De Luca sul Consorzio di Bonifica del Volturno, da dieci anni commissariato nel silenzio totale

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LA STORIA di ANTONIO ARRICALETodisco! Chi era costui? Come a Don Abbondio il nome di Carneade non diceva niente, anche ai casertani – immagino – il nome di Francesco Todisco non dirà granché. Almeno, ai non addetti ai lavori.
E dirà poco, a dire il vero, anche in Irpinia, terra di origine dell’attuale Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, essendo nato ad Atripalda 49 anni fa e risiedendo stabilmente ad Avellino, dove si è cimentato in politica senza infamia e senza lode. Nel senso, di aver occupato uno scranno del Consiglio comunale tra il 2004 e 2013, ma mancando sempre le occasioni del grande balzo al livello superiore.
In Consiglio Regionale, per esempio, ci arrivò per il rotto della cuffia, Francesco Todisco. Come primo dei non eletti della lista De Luca presidente, subentrando per pochi mesi a Carlo Iannace, chirurgo dell’ospedale Moscati, destituito per gli effetti della legge Severino, condannato in primo grado per vicende relative all’attività professionale.
Da ultimo, qualche mese fa, Todisco ci ha riprovato presentandosi alle Europee, ma ha fatto un altro buco nell’acqua. E, però, in un verso o nell’altro, è riuscito sempre a stare a galla – nel senso di beneficiare di uno stipendio ed una posizione interessanti – grazie all’abbraccio paterno del governatore regionale Vincenzo De Luca.
Essì, perché, Todisco è un altro anello di quel sistema di potere deluchiano che andiamo raccontando da qualche mese.
L’avvocato, infatti, così è riportato nel suo curriculum vitae depositato agli atti della Regione, è da sempre un uomo dello Sceriffo. Anche quando sembrava di averne preso le distanza, avventurandosi con gli amici dissidenti del PD che diedero vita ad Articolo 1. Acqua passata, che ha trovato peraltro sfogo nuovamente nel Pd. E pure Todisco, che nel Pd però è uomo comunque di De Luca. Sia detto con estrema chiarezza.
A Santa Lucia e, più precisamente, alla porta della stanza del presidente De Luca, Todisco non ha avuto mai necessità di bussare. E’ stato componente della segreteria, consigliere del presidente per le Aree Interne, nominato puntualmente in diversi enti in rappresentanza della Regione. Sempre ben retribuito. Non ultimo – ma decisamente più importante – come Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, ente pubblico con un centinaio di dipendenti ed un bilancio di circa 10 milioni all’anno.
Al Consorzio di Via Roma a Caserta, Todisco è arrivato, dunque, nel 2002, in sostituzione di un altro Commissario, Carlo Maisto, uomo forte di Stefano Graziano – sempre loro, sempre gli stessi – deputato del Pd, un tempo uomo di fiducia di Vincenzo De Luca in provincia di Caserta ed ora tra i suoi massimi detrattori. Anche Maisto, su una poltrona che avrebbe dovuto essere limitata ad un anno e finalizzata a restituire gli organi statutari al Consorzio, c’è rimasto cinque anni, dal 2015. Alla fine, dall’ente, Maisto è stato praticamene defenestrato – senza che il suo compito commissariale fosse mai portato a compimento – un po’ per la rottura tra Graziano e De Luca, ma principalmente per averne fatto di cotte di crude alla guida del Consorzio, gestito con metodi clientelari ed approssimativi. E’ troppo? Chiedete agli ex amministratori, per farvi un’idea. Per esempio, ad Angelo Lupoli, ultimo presidente legittimo del Consorzio, che ha dovuto adire addirittura il Tar per cercare di porre fine ad un tran tran a dir poco scandaloso.
Atteggiamento che è continuato anche con Todisco, che di Maisto ha preso il posto, percorrerendo, sembra, pari pari lo stesso esempio. A cominciare dall’incarico, che si ritrova nella qualità di Commissario straordinario, trasformato inopinatamente “sine die”. Come figura, cioè, delegata a ricondurre nell’alveo della legittima rappresentanza il Consorzio nello spazio di un anno. Anzi, per l’esattezza, 360 giorni. E che invece si protrae, ormai, da un decennio. “Il commissario ha un potere normativamente limitato all’adozione degli atti strettamente necessari alla convocazione dell’Assemblea per l’elezione de nuovo Consiglio dei Delegati e circoscritto all’adozione dei soli atti di ordinaria amministrazione”, recita il decreto di nomina firmato dal presidente della Giunta Vincenzo De Luca, la prima volta, il 14 dicembre 2021. Campa cavallo…
Da allora, prima dello spirare della scadenza, sempre De Luca – senza contare la gestione Maisto – di decreti ne ha firmati altri due, a fine anno 2002 e a fine anno 2023. E firmerà anche quest’anno, fra qualche giorno, facendo il copia e incolla dei decreti precedenti e, dunque, adottando sfacciatamente sempre la stessa formula: incarico limitato a 360 giorni e per l’ordinaria gestione, fino alla ricomposizione degli organi statutari legittimi.
Ovviamente, si tratta di vuote parole, che nell’indifferenza generale e nonostante una sentenza del Tar abbia dato ragione ai ricorrenti capeggiati da Lupoli, vengono puntualmente disattese. Anzi, con grande spregio delle norme. Capita, infatti, che intanto il Commissario straordinario si sia adeguato lo stipendio a quello dei dirigenti (5 mila euro netti al mese) che abbia fatto assunzioni a tempo determinato e, soprattuto, indeterminato (infilandoci amici e segretari) e ampliato, dunque, la pianta organica. Mentre, intanto, se l’è presa comoda, molto comoda, nel convocare l’Assemblea per restituire la normalità all’ente. Per la qual cosa, c’è tempo. Almeno fino all’anno prossimo, quando si tornerà a votare per la Regione. E, magari, riprovarci ancora, con De Luca presidente, ovviamente. Incrociando le dita di non fare un atro buco nell’acqua. Questa volta, in due.

In foto, da sinistra: Carlo Maisto, Angelo Lupoli, Vincenzo De Luca, Stefano Graziano, Francesco Todisco

Lite De Luca-Maffei. La direttrice della Reggia sfratta l’ex Ept

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CASERTA (a.p.) – L’Agenzia regionale Campania Turismo, sede operativa di Caserta ospitata nella Reggia vanvitelliana, è stata “sfrattata” dalla direttrice del Palazzo Reale Tiziana Maffei ed ora si vede costretta a trasferirsi al Ciapi.

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Qualità ambientale, Campania fanalino di coda d’Italia

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NAPOLI – La Campania incassa risultati più che deludenti dall’annuale rapporto del Sole 24Ore sull’Ecosistema urbano, che ha analizzalo le performance ambientali nei 106 capoluoghi di provincia d’Italia.

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De Luca vieta l’ispezione al ‘Colosimo’, Muscarà: delirio di onnipotenza e gestione opaca

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NAPOLI – “Ci chiediamo che cosa nasconda il divieto di effettuare la visita” si interroga l’ex consigliere regionale Salvatore Ronghi riferendosi al presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha vietato ai consiglieri regionali di recarsi all’Istituto per non vedenti ‘Paolo Colosimo’ per un’ispezione.

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Al supermarket Regione Campania si paga uno ma si portano via due articoli

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LA STORIA di Antonio Arricale – Paghi uno e porti via due articoli al supermarket della Regione Campania. L’offerta, ovviamente, è valida solo per gli amici. E, naturalmente, per gli amici degli amici.

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Terremoto giudiziario per i fedelissimi di De Luca: i giudici vadano avanti in piena autonomia

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SALERNO – No comment sulle inchieste in corso, ma l’invito alla magistratura ad andare avanti, in piena autonomia ed in tempi rapidi. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine delle celebrazioni per gli 80 anni dell’Università di Salerno, ha così risposto alle domande dei giornalisti.

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Tutti gli uomini del presidente. Prima Alfieri e Zannini, ora il consigliere regionale Cascone e cinque indagati: si allarga l’inchiesta di Salerno

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SALERNO – Il 3 ottobre scorso un vero tsunami giudiziario si è abbattuto su due degli uomini più vicini al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: l’arresto di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno (sospeso dal prefetto da entrambe le cariche) e le perquisizioni a casa di Giovanni Zannini e negli uffici della Commissione ambiente in consiglio regionale, di cui Zannini è presidente. Oggi, un altro deluchiano doc finisce nel mirino della magistratura.

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