Slitta la decisione del Consiglio Ue sulle sanzioni a Mosca, il quale, prevede fra l’altro l’embargo graduale sul petrolio. L’Ungheria si dichiara contraria e sottolinea come nemmeno una proroga mirata dell’embargo fino a fine 2023 basti, quest’ultima richiesta da Slovacchia e Bulgaria. Il Governo di Kiev attacca i paesi contrari, ritenendoli complici di Mosca.
Ieri la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato:
L’Unione Europea non ha ancora preso una decisione sull’embargo al petrolio russo, ma ha firmato un quinto pacchetto di sanzioni contro la stessa. L’Ucraina ha ordinato 220mila fiale di atropina per contrastare eventuali effetti di armi chimiche, per preventivare eventuali attacchi con le stesse da parte delle forze russe.
Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato che la situazione a Borodyanka è “molto più orribile” di Bucha. Ha inoltre lasciato un appello alle ambasciate “tornate a Kiev continuate il vostro lavoro. È un segnale alla Russia che Kiev è nostra.” Secondo il Ministro della Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, Putin ha rinunciato nel “catturare la capitale e ora è concentrato nel sud e nell’est del Paese”. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il responsabile della politica Estera europea, Josep Borrell, sono diretti a Kiev, dove incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Continua l’incontro tra Ucraina e Russia nella regione di Gomel, in Bierlorussia, per fermare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Gli ucraini hanno chiesto la presenza dell’oligarca e proprietario del Chelsea Roman Abramovich come mediatore.
