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ESCLUSIVA – Olanda (Segretario Generale SIPPE): “Servono arruolamenti. Non condividiamo quanto avvenuto nella rivolta del carcere di Santa Maria Capua Vetere”

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Durante la trasmissione di Teleprima “Il Tavolo della Domenica” è intervenuto Carmine Olanda, Segretario Genarale SIPPE, affrontando varie tematiche.

RUOLO SIPPE – “L’obiettivo principale del SIPPE è di tutelare i nostri colleghi, ma siamo consapevoli della carenza di personale. Siamo presenti in tutti gli istituti della Regione. In Campania ci sono 15 istituti con 6417 detenuti con riferimento a fine gennaio; al momento il sovraffollamento è molto contenuto. Quello che ci preoccupa è la carenza di personale che ogni anno diventa sempre più un problema visto che ogni anno ci sono i pensionamenti e le entrate sono minori delle uscite. Servono arruolamenti incisivi, con bandi di concorso per 1500/2000 unità. Gli Agenti fanno un ruolo massacrante, un solo agente gestisce (se fortunato) 66 detenuti, quando c’è l’emergenza rischia di gestirne 200/300”.

COVID NELLE CARCERI – “La diffusione del virus negli istituti è abbastanza contenuta, ma il pericolo è dietro l’angolo. Siamo organizzati perché ogni istituto ha delle sezioni di prevenzione monitorato dai sanitari: ogni detenuto viene “filtrato” attraverso queste sezioni prima di entrare in contatto con altri detenuti. Inoltre, a tutto il personale all’accesso viene misurata la temperatura corporea ed è obbligatorio utilizzare la mascherina, idem per i detenuti quando si spostano da un’area ad un’altra”. 

RIVOLTA SANTA MARIA CAPUA VETERE – “Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è stato vittima di una serie di incidenti causati dai detenuti che hanno comportato molti danni all’edificio coperti poi da spese pubbliche. L’unica cosa che noi come sindacato non tolleriamo è che gli Agenti di Polizia Penitenziaria non solo hanno sedato la rivolta mettendo a repentaglio la propria saluta, ma la Magistratura ha emanato 44 avvisi di garanzia a carico dei colleghi con l’accusa di maltrattamento e tortura. Noi non abbiamo condiviso il modo della notifica degli avvisi, perché sono intervenuti i Carabinieri in borghese a consegnare questi avvisi davanti i familiari dei detenuti che stavano entrando nel penitenziario per fare i colloqui e questo scenario ha ridicolizzato la figura della Polizia Penitenziaria. L’ex Ministro Bonafede sul punto non si è mai pronunciato, solo silenzi. Ci auguriamo che questa storia si concluda quanto prima con l’archiviazione, i nostri colleghi hanno sedato la rivolta. Ci sono i filmati pubblicati dai detenuti, avevano spranghe di ferro ed altri oggetti”.  

SOSTANZE NELLE CARCERI – “Abbiamo chiesto di potenziare gli strumenti per contrastare il fenomeno dell’ingresso di sostanze stupefacenti nelle carceri, in particolar modo l’unità cinofila. Il termoscanner ci aiuta, ma non è di massima precisione. C’è anche il problema di ritrovamenti di microcellulari, stiamo cercando di contrastare il fenomeno, ma servono strumenti appositi. I criminali sono ingegnosi, abbiamo trovato stupefacenti o microcellulari nelle confezioni di merendine imbustate singolarmente, nel pane, le scarpe da ginnastica o nei fondi delle pentole. Visto che si inventano di tutto e di più c’è bisogno del cane”.

Comandante aggredito nel carcere di Poggioreale, arriva la denuncia del sindacato

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Nella mattinata del 30.01.2021 un detenuto ristretto nel Carcere di Poggioreale doveva essere trasferito presso un altro Istituto, ma il detenuto in questione non ha voluto sentire ragioni del suo trasferimento ed ha opposto resistenza tanto ad arrivare a colpire alla testa il Comandante usando una delle sue ciabatte che portava ai piedi. Il Comandante è stato immediatamente accompagnato presso il locale infermeria del Carcere dove i Sanitari gli hanno diagnosticato un forte trauma e ritenuto opportuno sottoporlo ad ulteriori accertamenti presso il Pronto Soccorso. Fortunatamente il Comandante non ha riportato nulla di grave, ma poteva accedergli di peggio. Dopo gli accertamenti il Comandante è stato dimesso dal Pronto Soccorso. A denunciare il caso con una nota ufficiale è il Dirigente Nazionale con delega Regionale del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Michele Vergale che da sempre mette alla luce le difficili condizioni in cui lavorano gli Agenti Penitenziari in tutti le Carceri d’ Italia.  Abbiamo notato – commenta Vergale – un notevole aumento delle aggressioni in tutti i Penitenziari e questo dato ci preoccupa moltissimo. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria lavorano ogni giorno in condizioni difficili subendo umiliazioni e aggressioni da parte dei detenuti, non possiamo più accettare – conclude il sindacalista – di lavorare sottorganico, con l’aggravante di trovarsi spesso a gestire anche detenuti malati psichiatrici, perché secondo l’ASL e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Poliziotto Penitenziario può anche gestire i detenuti che manifestano problemi di natura psichiatrica. Tutto questo è inaccettabile. Sul caso interviene anche il Segretario Generale del SIPPE Carmine Olanda, abbiamo più volte chiesto al Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede di munire la Polizia Penitenziaria dei dispositivi di difesa personale come il “TASER” ma a tutt’ oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Il Ministro della Giustizia non può più permettersi di continuare a rimarne in silenzio, la Polizia Penitenziaria ha bisogno di essere tutelata e non abbandonata a sé stessa. Esprimiamo massima solidarietà al Comandante del Carcere di Poggioreale e a tutti gli Agenti che hanno subito aggressioni da parte dei detenuti, augurando loro una pronta guarigione.  

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