I carabinieri della Stazione di Santa Cecilia, con la collaborazione di personale dell’associazione Kronos e dell’Enpa, questa mattina hanno controllato un’azienda zootecnica di Eboli, riscontrando numerose irregolarità.
Nel mirino dei militari, altri individui delle province di Salerno, Taranto, Brindisi, Palermo, Cosenza, Reggio Calabria, Napoli e Caserta, con l’operazione denominata ‘All Black’ e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce, è partita dalle indagini avviate nel maggio 2018 dai carabinieri di Leini, dopo il ritrovamento di spazzatura abbandonata a Lombardore, in provincia di Torino.
Denunciato un 66enne del posto già noto alle forze dell’ordine, per violazione dei sigilli, obblighi inerenti alla custodia, scarichi in fogna senza autorizzazione ed abbandono e smaltimento illegale di rifiuti.
Le Forze dell’Ordine sono intervenute in un fondo agricolo in località Quarantamoggi. Poco prima, due persone, un 36enne di origini maliane ma residente a Pozzuoli e un 46enne di Casoria, avevano incendiato un cumulo di rifiuti.
Prosegue incessantemente l’azione dei carabinieri del Gruppo Forestale di Avellino, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
La polizia locale di Casandrino, nell’ambito dei controlli di monitoraggio del territorio finalizzato a reprimere e contrastare vari fenomeni tra cui il fenomeno della “Terra dei fuochi”, ha avviato una serie di operazioni e di indagini per indentificare un cittadino che aveva abbandonato sul territorio e precisamente in due strade rifiuti speciali. Si è proceduto con l’acquisizione dei fotogrammi delle telecamere installate in zona, che ha permesso di contestare violazioni in materia ambientale Dlgs 152/2006, reati ipotizzati abbandono di rifiuti ed assenza dei formulari.
I carabinieri del comando di Santa Cecilia ed il personale tecnico del Nucleo Provinciale Guardie Ambientali dell’Associazione Accademia Kronos, grazie all’impiego di appositi coloranti (fluoresceina) sono riusciti a scoprire che un allevatore, attraverso una rete di tombini e tubazioni interrate, smaltiva illecitamente i reflui provenienti dalla sala mungitura. In particolare, le tubazioni erano collegate direttamente alla vasca di raccolta dei reflui e questi, grazie a duna pompa sommersa da tempo, venivano smaltiti all’interno di un terreno aziendale di circa 200 mq. e, in parte, anche nei canali consortili presenti intorno all’azienda. Canali che, dopo un lungo tragitto, raggiungevano le acque del fiume Sele.
Sono trenta le ordinanze di custodia cautelare in corso di esecuzione da parte della Polizia Locale di Milano, che coinvolge il campo nomadi di via Bonfadini, nel capoluogo lombardo. L’operazione, denominata ‘Rifiuti preziosi’ contesta i reati di “estorsione con metodo mafioso, associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere per spaccio di stupefacenti”.
“Le indagini, condotte dai sostituti procuratori Francesco De Tommasi e Sara Ombra, coordinati dalla Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia, Alessandra Dolci – riferisce la Locale – sono state svolte a partire da giugno 2020 e coinvolgono come centro nevralgico della gestione illecita di rifiuti il campo nomadi di via Bonfadini”.
Prosegue l’emergenza rifiuti alle Torri Aragonesi di via Marina. Il monumento è sempre più nel degrado nonostante le sollecitazioni.
“Tolleranza zero nei confronti di tutte quelle persone che scaricano rifiuti pericolosi e di tutte quelle persone che scaricano soprattutto abusivamente qualsiasi tipo di rifiuto. Anche di recente, grazie ad un’operazione condotta dalle Guardie Zoofile dell’AISA sono stati rinvenuti pezzi di amianto in alcune campagne del nostro paese. Abbiamo già installato ben 24 telecamere ed ora ne aggiungeremo altre 30. Il nostro territorio è molto esteso, ben 32 chilometri quadrati. Il problema è che queste persone cambiano luoghi proprio perché vengono controllati. Ricordo a tutti che abbiamo un solo Pianeta e dobbiamo tutelarlo perché è la casa della quale siamo ospiti. In questo momento abbiamo una differenziata al 71%” – ha commentato veementemente Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano, intervenuto a “L’Aria che respiri” programma di Radio Uno Rai.