Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia di coronavirus, molti Paesi europei mantengono le restrizioni o impongono nuove chiusure, compreso il periodo di Pasqua.
La Regione Campania ha reso noto tramite una nota la “proroga fino al 5 aprile i divieti attualmente in vigore, come la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, salvo che tra le 7.30 e le 8.30”.
Sono in corso in tutta Europa delle manifestazioni contro le imposizioni sanitarie a causa del Covid.
Un ventiquattrenne di Marsala è stato tratto in arresto a Mazara del Vallo, nel trapanese poiché fuori dal suo comune di residenza, senza un giustificato motivo come prevedono le restrizioni contro il Covid-19 in zona arancione. In realtà è stato proprio durante una perquisizione i militari hanno trovato nascosti nel vano motore della sua auto 65 grammi di cocaina e 560 euro in contanti.
La Campania resta rossa. Viene infatti prorogata l’ordinanza in scadenza relativa all’area rossa nella Regione.
Carmelo Amente, 71 anni, parrucchiere di Barano ha deciso di protestare contro le restrizioni del governo attuando uno sciopero della fame. Tramite una lettera inoltrata a carabinieri, polizia, Guardia di finanza, vigili urbani, ma anche al Prefetto di Napoli e al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il 71enne non mangia “contro l’ennesimo provvedimento che dichiara la Regione Campania, isole comprese, zona rossa, con tutte le limitazioni che ne conseguono”.
Nessun assembramento nonostante la bella giornata a Torino. I cittadini sembrano avere preso alla lettera le indicazioni in vista del passaggio da lunedì in zona rossa.
Il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha espresso un “giudizio positivo” sul decreto legge che il governo sta per varare, “anche perché permette a noi presidenti di prendere misure provinciali“.
Si procede verso ulteriori strette anti – Covid e Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, dichiara – “Questa settimana ci saranno altre regioni destinate a cambiare colore, virando verso l’arancione o il rosso. Siamo nella fase di piena, ma non per questo servono misure generalizzate, piuttosto aumentiamo i controlli”.
Si attende per il prossimo venerdì 12 marzo il nuovo provvedimento del ministero della Salute sui cambi di “colore”. A causa dell’incidenza dei casi e della pressione sugli ospedali preoccupano il Piemonte e la Lombardia, che si trova però già in arancione rafforzato. Alcuni territori, Emilia Romagna e Marche, sono già quasi nella fascia più alta di rischio.