Per frenare l’avanzata delle truppe russe, l’esercito ucraino ha fatto esplodere due ponti presenti sul fiume Sivyersky Donets nel Lugansk. Nella notte è stato bombardato il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk da parte dell’esercito russo, che nel mentre, stringono l’acciaieria Azovstal di Mariupol con i carri armati.
Nell’ incontro di ieri, tenutosi nello studio Ovale, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi hanno manifestato il “loro impegno a perseguire la pace sostenendo l’Ucraina e imponendo costi alla Russia”, inoltre il Primo ministro italiano ha anche dichiarato che bisogna “utilizzare ogni canale per la pace, per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili.
Il Ministero della difesa di Kiev racconta che centinaia di combattenti ucraini continuano a resistere agli attacchi delle forze russe all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Oggi a Mosca si terrà la parata per il Giorno della Vittoria, manifestazione che celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la vittoria dell’Unione Sovietica.
Questa mattina è attesa la ripresa dell’evacuazione dei civili di Mariupol. Nella serata di ieri sono stati fatti fuggire dall’acciaieria Azovstal i primi cittadini ucraini, in direzione della città di Zaporizhzhia, ma sembrerebbe che all’interno della struttura siano presenti ancora 200 persone.
La vice Primo Ministro Irina Vereschuk, attraverso Telegram, ha annunciato un’evacuazione di donne e bambini da Mariupol verso le 12:00. Per la prossima settimana il segretario dell’Onu Antonio Guterres incontrerà prima il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin e successivamente il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy.
Il Presidente statunitense Joe Biden attacca il Presidente Vladimir Putin, ritenendolo responsabile di un genocidio: “Vuole cancellare gli ucraini”. Gli fa eco il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendo il leader Usa “un vero leader.” Secondo il capo di Stato russo i negoziati tra Russia e Ucraina sono in un “vicolo cieco” e si si scaglia quest’ultimi, annunciando che continuerà la guerra per conquistare l’intero Donbass e proteggere la popolazione locale di etnia russa.
“Le truppe russe hanno lasciato mine ovunque: hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile”, sono le parole dell’ultimo discorso del Presidente dell’Ucraina Volodomyr Zelensky. Il presidente ucraino è tornato a chiedere armi all’Occidente, dichiarando che “chi non le fornisce è corresponsabile della morte di molte persone.”
L’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk ha parlato di persone torturate nelle chiese: “In questi giorni in Ucraina sono stati scoperti terribili crimini commessi dagli occupanti. E proprio domenica vorrei ricordare una circostanza che ha sconvolto tutti i credenti. Nella regione di Chernihiv, e precisamente nel villaggio Lukashivka, nella chiesa ortodossa dell’Ascensione del Signore gli occupanti hanno dislocato la loro sede, profanando la chiesa ortodossa. Vi hanno interrogato e torturato le persone”.
Il Presidente ucraino Zelensky ha affermato che le truppe russe “si stanno ammassando nel Donbass e si stanno preparando per attacchi ancora più potenti”, aggiungendo che oltre 5mila persone sono state uccise a Mariupol e che si stimano 170mila persone con carenza di cibo, acqua e elettricità. Inoltre, sempre Zelensky, accusa Mosca di reclutare soldati anche in Crimea, violando il diritto umanitario internazionale.