pizzo

Una sorta di racket 2.0, quello emerso dall’inchiesta della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile di Napoli che hanno arrestato 31 persone (22 in carcere e 9 agli arresti domiciliari) ritenute dalla DDA appartenenti o che comunque avrebbero favorito il clan degli Amato Pagano di Secondigliano. Risulta infatti che se il commerciante vittima del “pizzo” avesse pagato con un bonifico, avrebbe potuto ricevere anche una fattura da usare per “scaricare” la “spesa”.

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