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paolo griffo

LE FOTO. Zannini utilizza la segreteria da marciapiede per evitare orecchie indiscrete

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MONDRAGONE – Gli appuntamenti fuori casa. I telefonini tenuti ben distanti dal luogo della conversazione. Nessun dialogo all’interno della sua automobile o in quella dei suoi interlocutori.

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Politica e malaffare: Zannini rinuncia al Riesame. Ai Griffo restituiti i 15mila € sequestrati

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CASERTA/MONDRAGONE – Giovanni Zannini, attraverso il suo legale Angelo Raucci, ha rinunciato al ricorso promosso presso il tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere per ottenere il dissequestro di pc, smartphone e documenti requisiti dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa lo scorso 3 ottobre.

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Politica & malaffare. Zannini sott’accusa per corruzione e concussione: fissato il Riesame

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CASERTA/MONDRAGONE – E’ fissata per mercoledì 6 novembre la discussione del ricorso presentato dall’avvocato Angelo Raucci per il dissequestro di documenti, telefonini e pc di Giovanni Zannini, requisiti nel corso delle perquisizioni del 3 ottobre nell’abitazione e negli uffici del consigliere regionale.

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POLITICA&AFFARI: perquisizioni d’oro, carabinieri scovano 545 mila € cash

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MONDRAGONE – Un fiume di denaro, cifre vertiginose, mazzette di banconote da far tremare i polsi. Parliamo dei soldi sequestrati nel corso delle perquisizioni dei carabinieri di Aversa – nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolto Giovanni Zannini – a casa del consigliere regionale di Mondragone, degli altri sei indagati e dei cosiddetti “terzi”, ovvero di coloro che risultano implicati nell’indagine, ma per i quali, finora, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere non ha ipotizzato la commissione di reati.

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Corruzione e concussione: in 35 pagine le “verità” di Zannini

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Atti ancora non depositati. Sarebbe questa la ragione “ufficiale” per cui Giovanni Zannini, avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha deciso di tacere e di presentare una memoria difensiva di 35 pagine ai pm Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

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Inchiesta Zannini, al setaccio telefoni e pc. Tremano sindaci e consiglieri comunali

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MONDRAGONE – Non si arresta l’eco dello tsunami politico-giudiziario che si è abbattuto sul consigliere regionale Giovanni Zannini, indagato per concussione e corruzione insieme ad altre sei persone: il dirigente della Regione Antonio Postiglione, gli imprenditori Alfredo Campoli – amico intimo e compare di nozze del politico di Mondragone – Luigi e Paolo Griffo, Ciro Ferlotti e Giuseppe Ruggiero.

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Spinosa spa, pressioni di Zannini sulla Commissione ambiente

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MONDRAGONE – Secondo la Procura il consigliere regionale Giovanni Zannini avrebbe fatto indebite pressioni per ottenere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione di un impianto per la produzione di mozzarelle di proprietà di Luigi Griffo, presidente e amministratore della Spinosa spa e del socio Paolo Griffo, in cambio di una gita di due giorni sullo Yacht Camilla per il valore di 7320 euro, che sempre per l’accusa Zannini avrebbe pagato di tasca sua solo dopo aver saputo di essere indagato, aspetto che il consigliere regionale intende contestare in sede di interrogatorio.

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TSUNAMI POLITICO. Inchiesta Zannini, l’imprenditore amico lancia 160mila euro dalla finestra all’arrivo dei carabinieri

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MONDRAGONE – 160mila euro buttati dalla finestra. Li ha lanciati quando ha visto arrivare i carabinieri uno degli imprenditori sottoposti alle perquisizioni disposte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati il consigliere regionale Giovanni Zannini, il dirigente della Regione Campania Antonio Postiglione, gli imprenditori Alfredo Campoli, Paolo e Luigi Griffo, Giuseppe Ruggiero e Ciro Ferlotti.

I soldi, contenuti in un pacco, sono stati poi recuperati dai militari dell’Arma.

La perquisizione è stata disposta nei confronti di una persona al momento non iscritta nel registro degli indagati, da cui però uno degli imprenditori indagati, l’amico e compare di nozze di Zannini, Alfredo Campoli, si recava spesso a ritirare consistenti somme di denaro, anche di circa 100mila euro, come è emerso dagli accertamenti dei militari dell’arma.

Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati e negli uffici del consigliere regionale sono stati sequestrati supporti elettronici, cellulari ma non i supporti cartacei dove Zannini avrebbe annotato alcuni nomi. 

Yacht di lusso e scooter ai figli. I dettagli dell’inchiesta su Zannini, perquisizione anche in Regione e quei pizzini all’Asl

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MONDRAGONE – Corruzione e concussione: queste le pesantissime accuse che pesano sul capo del consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini. Stamattina le perquisizioni dei carabinieri nella sua abitazione ed anche nel suo ufficio in Regione. Con lui risultano indagati anche sei imprenditori.

Deluchiano doc, Zannini, stando alle indagini, così come riportato dall’Ansa, avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori: una gita su un lussuoso yacht e motorini per i figli, in cambio di suoi interventi presso un Comune del Casertano (Teano) e la Regione. Avrebbe anche costretto, per gli inquirenti, Enzo Iodice, ex direttore sanitario dell’Asl di Caserta, a dimettersi.

Proprio in relazione alle dimissioni di Iodice, (ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ed ex segretario del Pd provinciale) è stato contestato a Zannini il reato di concussione; per gli inquirenti il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice – attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell’Asl di Caserta – a lasciare l’incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine.

Tra gli imprenditori coinvolti nell’indagine Alfredo Campoli, titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali e marito di Rosaria Tramonti, assessore comunale a Mondragone.

Per gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) Zannini avrebbe ricevuto in regalo da Campoli due motorini per i figli in cambio dell’intervento presso il Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale per cui l’imprenditore aveva interesse.

Altro episodio di corruzione contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Zannini riguarda l’intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell’azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati; un intervento chiesto in relazione alla realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Zannini si sarebbe impegnato a muoversi appunto presso gli uffici regionali ricevendo in cambio una gita su un lussuoso yacht.

Tutti gli indagati

Oltre a Zannini, Campoli, Paolo e Luigi Griffo, sono indagati anche Ciro Ferlotti, Antonio Postiglione (all’epoca direttore generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale) e Giuseppe Ruggiero.

Il caso Iodice e i pizzini di Zannini

Secondo gli atti dell’inchiesta, Zannini avrebbe, temendo di essere sotto indagini, distribuito dei “pizzini” per favorire la nomina di persone di sua fiducia all’interno dell’Asl Caserta. Proprio quelle nomine che Iodice si sarebbe rifiutato di firmare.

Esisterebbero immagini che mostrano Zannini all’interno degli uffici dell’Asl di Caserta mentre consegna foglietti di carta che, secondo gli inquirenti, conterrebbero alcuni nomi.

Zannini si difende: dimostrerò la mia estraneità. Ho pagato viaggi e motorini

Intanto, attraverso un comunicato stampa, Zannini ha sottolineato: “Confido nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Posso già adesso chiarire che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati”.

Nelle foto l’imprenditore Alfredo Campoli, il consigliere regionale Giovanni Zannini, l’ex direttore sanitario dell’Asl Caserta, Enzo Iodice

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