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Giunti in Italia 99 rifugiati e richiedenti asilo vulnerabili dalla Libia

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Un gruppo di 99 rifugiati e richiedenti asilo vulnerabili è stato evacuato nella notte dalla Libia verso l’Italia. Si tratta del primo volo di evacuazione del 2022, organizzato grazie alla collaborazione tra UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati, i ministeri italiani dell’Interno e degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci) e l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp).

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Libia, assedio peschereccio italiano: “Avevano sconfinato in acque libiche’

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Il peschereccio “Aliseo” della flotta di Mazara del Vallo, impegnato con altre due imbarcazioni in una battuta al largo delle coste di Bengasi, è stato mitragliato da una motovedetta militare libica. Vittima il comandante, Giuseppe Giacalone. arati in aria, avevano sconfinato in acque libiche. Di contro la Marina libica, che controlla la Guardia costiera, ha smentito di aver sparato “contro” pescherecci italiani ma ammesso che sono stati esplosi “colpi di avvertimento in aria” per fermare imbarcazioni da pesca che a suo dire avevano sconfinato in acque territoriali libiche.

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Il premier Draghi giunge in Libia: triplice l’obiettivo italiani

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi è giunto in Libia per la sua prima visita ufficiale all’estero. Dopo un periodo di “assenza” dallo scenario politico, si punta all’apertura di spiragli diplomatici, come l’apertura del consolato a Bengasi, economici con il consolidamento del ruolo dell’Eni e possibilmente anche sulla cooperazione sui migranti.  

Nella missione di Draghi, accompagnato da Di Maio, c’è un pacchetto di investimenti sul quale Roma può puntare. “Riaprire al più presto a investitori e ditte italiane” è la richiesta giunta da Dabeiba. Ieri, ad esempio, è stato siglato un accordo per rinnovare l’aeroporto di Tripoli, ma oltre al progetto di raddoppio della cosiddetta “autostrada della pace”, frutto del controverso Trattato d’amicizia Italia – Libia siglato da Berlusconi e Gheddafi nel 2008, c’è soprattutto il capitolo energetico. Ultimo punto in esame sarà sicuramente la situazione migranti, in seguito all’intesa in Ue sulla redistribuzione degli arrivi che latita da mesi. Il governo potrebbe puntare a favorire lo stop ai flussi sin dal Fezzan, la regione desertica che occupa il Sud della Libia.

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