In base alle analisi dei dati, si registrano alcuno cambi di fascia per la prossima settimana e dunque l’ Iss (Istituto superiore di sanità) ha stabilito le fasce di rischio in cui saranno collocate le regioni dalla prossima settimana.
Si ipotizza terrorismo sul caso dell’incendio appiccato il 14 marzo al portone d’ingresso dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel procedimento si ipotizza il reato di incendio doloso aggravato. Saranno dunque i pm, coordinati dal procuratore Michele Prestipino, a ricostruire e vagliare tutte le ipotesi.
Nuove raccomandazioni contenute in un rapporto redatto da Inail, Iss, Aifa e Ministero della Salute che, con l’evolversi e il dilagare delle varianti del virus Sars-CoV-2, forniscono nuove norme per la prevenzione ed il contenimento. A partire dall’aumento del distanziamento fisico a 2 metri, quando possibile, e l’utilizzo di test ‘multi-geni’ per identificare le mutazioni, oltre che alla quarantena per i vaccinati, se ‘contatto stretto’ e a prescindere se con una o due dosi.
L’Iss prosegue incessantemente con il monitoraggio delle mutazioni del coronavirus, soprattutto per quella inglese, brasiliana e sudafricana.
L’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (50.256 contro 41.833 la settimana precedente), mentre resta stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (28,8%).
Aumenta, invece, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,8% contro 35,2% la settimana precedente). Infine, il 20,2% dei casi e’ stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,2% non e’ stata riportata la ragione dell’accertamento diagnostico.