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L’asse politico che unisce Zannini e Magliocca ai consiglieri regionali di Italia viva

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L’Editoriale di Antonio Arricale – Non sappiamo se questo martedì è il giorno della svolta nell’indagine che vede coinvolto – con l’accusa di corruzione e concussione – il consigliere regionale Giovanni Zannini.

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Corruzione e concussione: Zannini domani in Procura

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MONDRAGONE – Giovanni Zannini sarà ascoltato domani in Procura e, come da lui stesso annunciato attraverso una nota stampa, giunta a poche ore dalle perquisizioni della scorsa settimana, è pronto a “fornire piena collaborazione” ai pubblici ministeri Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano che conducono l’inchiesta che lo vede indagato per corruzione e concussione.

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Inchiesta Zannini, al setaccio telefoni e pc. Tremano sindaci e consiglieri comunali

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MONDRAGONE – Non si arresta l’eco dello tsunami politico-giudiziario che si è abbattuto sul consigliere regionale Giovanni Zannini, indagato per concussione e corruzione insieme ad altre sei persone: il dirigente della Regione Antonio Postiglione, gli imprenditori Alfredo Campoli – amico intimo e compare di nozze del politico di Mondragone – Luigi e Paolo Griffo, Ciro Ferlotti e Giuseppe Ruggiero.

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Spinosa spa, pressioni di Zannini sulla Commissione ambiente

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MONDRAGONE – Secondo la Procura il consigliere regionale Giovanni Zannini avrebbe fatto indebite pressioni per ottenere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione di un impianto per la produzione di mozzarelle di proprietà di Luigi Griffo, presidente e amministratore della Spinosa spa e del socio Paolo Griffo, in cambio di una gita di due giorni sullo Yacht Camilla per il valore di 7320 euro, che sempre per l’accusa Zannini avrebbe pagato di tasca sua solo dopo aver saputo di essere indagato, aspetto che il consigliere regionale intende contestare in sede di interrogatorio.

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La caduta dei birilli

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L’Editoriale di Antonio Arricale – Finalmente la magistratura s’è mossa, è il commento che affiora da una larga fascia dell’opinione pubblica, alla luce dei recenti fatti di cronaca giudiziaria registrati a Caserta e Salerno. In un caso, con le perquisizioni dei carabinieri a casa e nell’ufficio in seno al Consiglio regionale del consigliere Giovanni Zannini.

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TSUNAMI POLITICO. Inchiesta Zannini, l’imprenditore amico lancia 160mila euro dalla finestra all’arrivo dei carabinieri

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MONDRAGONE – 160mila euro buttati dalla finestra. Li ha lanciati quando ha visto arrivare i carabinieri uno degli imprenditori sottoposti alle perquisizioni disposte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati il consigliere regionale Giovanni Zannini, il dirigente della Regione Campania Antonio Postiglione, gli imprenditori Alfredo Campoli, Paolo e Luigi Griffo, Giuseppe Ruggiero e Ciro Ferlotti.

I soldi, contenuti in un pacco, sono stati poi recuperati dai militari dell’Arma.

La perquisizione è stata disposta nei confronti di una persona al momento non iscritta nel registro degli indagati, da cui però uno degli imprenditori indagati, l’amico e compare di nozze di Zannini, Alfredo Campoli, si recava spesso a ritirare consistenti somme di denaro, anche di circa 100mila euro, come è emerso dagli accertamenti dei militari dell’arma.

Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati e negli uffici del consigliere regionale sono stati sequestrati supporti elettronici, cellulari ma non i supporti cartacei dove Zannini avrebbe annotato alcuni nomi. 

TSUNAMI POLITICO. I pupilli di De Luca e la tecnica dei pizzini. Alfieri sospeso dalle cariche di sindaco e presidente di Provincia

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SALERNO – Quella di ieri è stata una giornata nera per i pupilli del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Da un lato l’inchiesta che ha travolto il consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini (CLIKKA E LEGGI), dall’altro l’arresto del presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri

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TSUNAMI POLITICO. Raccomandazioni e nomine all’Asl: ecco chi voleva “piazzare” Zannini. I no di Iodice costretto a dimettersi

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CASERTA – Avere propri uomini e donne ai vertici dell’Azienda sanitaria locale di Caserta avrebbe certamente consentito a Giovanni Zannini di rafforzare il proprio consenso elettorale. Il consigliere regionale, travolto dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, voleva degli “yes men” al comando, pronti a prostrarsi davanti ai suoi desiderata, pronti ad accogliere segnalazioni e raccomandazioni.

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Yacht di lusso e scooter ai figli. I dettagli dell’inchiesta su Zannini, perquisizione anche in Regione e quei pizzini all’Asl

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MONDRAGONE – Corruzione e concussione: queste le pesantissime accuse che pesano sul capo del consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini. Stamattina le perquisizioni dei carabinieri nella sua abitazione ed anche nel suo ufficio in Regione. Con lui risultano indagati anche sei imprenditori.

Deluchiano doc, Zannini, stando alle indagini, così come riportato dall’Ansa, avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori: una gita su un lussuoso yacht e motorini per i figli, in cambio di suoi interventi presso un Comune del Casertano (Teano) e la Regione. Avrebbe anche costretto, per gli inquirenti, Enzo Iodice, ex direttore sanitario dell’Asl di Caserta, a dimettersi.

Proprio in relazione alle dimissioni di Iodice, (ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ed ex segretario del Pd provinciale) è stato contestato a Zannini il reato di concussione; per gli inquirenti il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice – attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell’Asl di Caserta – a lasciare l’incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine.

Tra gli imprenditori coinvolti nell’indagine Alfredo Campoli, titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali e marito di Rosaria Tramonti, assessore comunale a Mondragone.

Per gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) Zannini avrebbe ricevuto in regalo da Campoli due motorini per i figli in cambio dell’intervento presso il Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale per cui l’imprenditore aveva interesse.

Altro episodio di corruzione contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Zannini riguarda l’intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell’azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati; un intervento chiesto in relazione alla realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Zannini si sarebbe impegnato a muoversi appunto presso gli uffici regionali ricevendo in cambio una gita su un lussuoso yacht.

Tutti gli indagati

Oltre a Zannini, Campoli, Paolo e Luigi Griffo, sono indagati anche Ciro Ferlotti, Antonio Postiglione (all’epoca direttore generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale) e Giuseppe Ruggiero.

Il caso Iodice e i pizzini di Zannini

Secondo gli atti dell’inchiesta, Zannini avrebbe, temendo di essere sotto indagini, distribuito dei “pizzini” per favorire la nomina di persone di sua fiducia all’interno dell’Asl Caserta. Proprio quelle nomine che Iodice si sarebbe rifiutato di firmare.

Esisterebbero immagini che mostrano Zannini all’interno degli uffici dell’Asl di Caserta mentre consegna foglietti di carta che, secondo gli inquirenti, conterrebbero alcuni nomi.

Zannini si difende: dimostrerò la mia estraneità. Ho pagato viaggi e motorini

Intanto, attraverso un comunicato stampa, Zannini ha sottolineato: “Confido nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Posso già adesso chiarire che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati”.

Nelle foto l’imprenditore Alfredo Campoli, il consigliere regionale Giovanni Zannini, l’ex direttore sanitario dell’Asl Caserta, Enzo Iodice

Corruzione e concussione: indagato il consigliere regionale Zannini

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CASERTA/MONDRAGONE Giovanni Zannini risulta indagato per corruzione e concussione. Stamattina le perquisizioni “eccellenti” a Mondragone, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere ed effettuata dai carabinieri di Aversa, relativa pare agli appalti rifiuti alla Columbus Edil Gest e ad appalti Asl.

I militari dell’Arma si sono recati a casa del consigliere regionale Giovanni Zannini e del suo amico e imprenditore Alfredo Campoli, pare in cerca di documenti atti a supportare le indagini in corso relative ai reati di concussione, corruzione, riciclaggio e fatture per operazioni inesistenti.

Coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, l’indagine vedrebbe coinvolto l’imprenditore Campoli, da sempre attivo nella gestione dei rifiuti nel comune litoraneo. La Columbus Edil Gest sarebbe, infatti, riconducibile alla Campoli group srl.

Campoli è sposato con Rosaria Tramonti, assessore della giunta comunale di Mondragone retta dal sindaco Francesco Lavanga. Con Zannini a Campoli risultano indagate altre 5 persone.

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