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giorgio magliocca - page 2

Caserta: mazzate in Provincia, volano le scrivanie

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CASERTA – Antonio Sanfelice – Una donna non si dovrebbe picchiare neanche con un fiore, si diceva un tempo, arrivare invece a rovesciarle addosso addirittura la scrivania dell’ufficio è decisamente troppo. Accade nel Palazzo della Provincia di Caserta, ai piani alti, quelli che contano.

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Il dramma Jabil e l’inadeguatezza della classe politica casertana

in Editoriale/N-Style/News/Uncategorized by

L’Editoriale di Antonio Arricale – Dubito che un parlamentare comprenda fino in fondo il dramma di un capofamiglia che ha perso il posto di lavoro o che lo sta per perdere definitivamente dopo anni di precarietà da cassintegrato.

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Martusciello va alla guerra, ma sbaglia esercito

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L’Editoriale di Antonio Arricale – Suvvia, siamo seri, ma davvero il centro-destra (o una parte di esso) pensa di conquistare la Regione Campania con le intemerate di Fulvio Martusciello? Davvero si arriva a pensare che i cori contro Antonio Tajani a Pontida, strillati da quattro ragazzi esaltati e senza sale in zucca, possano riscaldare gli animi degli elettori campani e spingerli ad andare alle urne, per votare magari – ma si tratta più di un sogno che di un’aspirazione – il candidato del centro, senza la destra, che Martusciello ipotizza essere sé medesimo? Ma dai.

Ricapitoliamo per i lettori che se lo fossero perso. “Le offese rivolte ai casertani e ai napoletani sono vergognose e inaccettabili” ha detto Martusciello, ieri, rivolgendosi all’omologo collega della Lega, qui in Campania, Gianpiero Zinzi. E con aria minacciosa ha aggiunto: “Sia chiaro, o la Lega fa una scelta civica, o non ci sarà nessun apparentamento per le regionali in Campania”.

Ora, a parte l’insulsaggine dell’affermazione, che peraltro sottintende un vuoto assoluto di strategia politica, sull’episodio richiamato da Martusciello è stato lo stesso segretario della Lega, Matteo Salvini, a chiedere immediatamente scusa a Tajani, che ha accettato. E, dunque, ha derubricato lo spiacevole episodio per quello che è: una cretinata. Come, del resto, spesso se ne sentono uscite dalla bocca degli uomini e dello stesso Salvini. E temo, purtroppo, che non sarà neanche l’ultima. Ma questo è un altro discorso.

Il punto che, invece, qui mi preme sottolineare – in un disegno non proprio impossibile di riconquistare Palazzo Santa Lucia o, se preferite, defenestrare definitivamente l’attuale presidente Vincenzo De Luca ed il suo sistema politico non proprio adamantino – è che da un personale politico serio e responsabile ci si aspetterebbero ben altre azioni di opposizione. Per esempio, di smascherare le magagne della sanità, su cui lo sceriffo ha costruito gran parte del suo granitico potere. E che gli fanno reclamare – con incredibile faccia tosta – altre risorse al governo centrale, senza avvertire il dovere di dar conto della qualità della sua spesa (oltre 550 milioni, per capirci: 110 miliardi delle vecchie lire). Ci saremmo attese parole dure, durissime rispetto agli scandali che stanno emergendo, con politici arrestati o inquisiti, un po’ in tutta la Campania. Ci saremmo aspettati non parole dure, ma autentiche filippiche contro il consigliere regionale Giovanni Zannini e magari una tiratina di orecchi anche al suo amico di partito Giorgio Magliocca, che col primo sembra tazza e cucchiaio, a giudicare non da uno ma da ripetuti fatti politici.

Ma probabilmente sarebbe stato troppo. Al binomio Zannini-Magliocca, infatti, l’attento Martusciello deve anche parte del suo successo elettorale in provincia di Caserta. Nelle 18mila 484 preferenze riportate, infatti, c’è anche lo zampino dei due.

Ora capisco: meglio parlare di Pontida. E di Zinzi. Ma sì.

(Nella foto: Fulvio Martusciello, a sinistra, e Gianpiero Zinzi)

L’asse politico che unisce Zannini e Magliocca ai consiglieri regionali di Italia viva

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L’Editoriale di Antonio Arricale – Non sappiamo se questo martedì è il giorno della svolta nell’indagine che vede coinvolto – con l’accusa di corruzione e concussione – il consigliere regionale Giovanni Zannini.

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La Provincia di Caserta svende i suoi “gioielli”: all’asta ex caserma dei pompieri e deposito Ctp

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CASERTA (Rita Sparago) – La Provincia spera di fare cassa e mette all’asta immobili di sua proprietà. E che immobili: parliamo dell’area che ha ospitato per anni la caserma dei Vigili del fuoco di Caserta, in viale Douhet, dell’ex deposito degli autobus Ctp in via Martiri di Bellona a Caserta e di due ex sedi di Centri per l’impiego, quello di Marcianise e quello di Santa Maria Capua Vetere.

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Le acque torbide dell’Ente idrico campano

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di Antonio Arricale – L’unica lista in campo per il rinnovo parziale del Consiglio di distretto casertano dell’Ente idrico campano (Eic) è “Acqua al centro”, organizzata Giovanni Zannini. In collaborazione – si dice – con il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca.

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