L’Editoriale di Antonio Arricale – Finalmente la magistratura s’è mossa, è il commento che affiora da una larga fascia dell’opinione pubblica, alla luce dei recenti fatti di cronaca giudiziaria registrati a Caserta e Salerno. In un caso, con le perquisizioni dei carabinieri a casa e nell’ufficio in seno al Consiglio regionale del consigliere Giovanni Zannini.
SALERNO – Quella di ieri è stata una giornata nera per i pupilli del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Da un lato l’inchiesta che ha travolto il consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini (CLIKKA E LEGGI), dall’altro l’arresto del presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri
CAPACCIO PAESTUM –Turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, con queste accuse è stato arrestato Franco Alfieri, attuale sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. Sono stati anche sequestrati 543mila euro.
Un politico sicuramente in carriera, Franco Alfieri, che però di professione è avvocato: attività che probabilmente è da considerarsi accessoria rispetto a quella del politico. “Carriera politica”, infatti, è la voce principale del curriculum affidata, su un foglio bianco, dal sindaco e presidente della Provincia all’Ente di via Roma.
59 anni, nato a Torchiara, poco più di 1800 anime, è proprio nel comune del parco del Cilento che l’avvocato Alfieri ha mosso i primi passi in politica, diventando prima consigliere comunale (1985) e meno di tre anni dopo sindaco. Di lungo corso, va aggiunto, perché nella carica di primo cittadino di Torchiara è stato confermato nel 1990, nel 1995 e nel 1999. E da qui, un primo salto verso l’ente Provincia di Salerno, dove è stato eletto consigliere nel 2004 e nominato assessore con una delega a dir poco corposa: Lavori pubblici, Urbanistica, Governo del Territorio, Appalti, Contratti, Espropri.
Ovviamente, nel frattempo – come in politica usa – non taglia il legame con il Comune, conservando la carica di Consigliere comunale.
Diciamo la verità: Torchiara sarà anche nel cuore del nostro avvocato, ma tutto sommato gli va un tantino stretta, mirando a ben altri incarichi.
Così, nel 2007 si fa eleggere sindaco della ben più prestigiosa Agropoli, dove viene riconfermato nel 2012. Ed è qui, mentre assume anche la presidenza dell’Unione dei comuni dell’Alto Cilento e anche del Parco nazionale del Cilento, insieme ad un lunghissimo elenco di altri incarichi.
Attività che svolge con grande impegno e diligenza, per viene premiato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nel 2017 lo nomina capo della segreteria, mentre riveste anche la carica – sempre a livello regionale – di consigliere del presidente della Regione Campania per i temi attinenti l’Agricoltura e la Pesca.
Incarichi regionali che gli conferiscono ulteriore prestigio e, soprattutto, potere, ma che non sono operativi e, dunque, devono stargli un po’ stretti, sicché torna a pure a fare il sindaco. Carica che deve essere quasi una missione, anzi, vocazione per lui se è vero però che, questa volta, indossa la fascia tricolore in un terzo Comune: Capaccio-Paestum, dove viene eletto la prima volta nel 2019 e riconfermato lo scorso giugno.
E dove, inciampa, per così dire nell’inchiesta sugli appalti (CLIKKA E LEGGI il nostro articolo).
(A.S.)
