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Politica & malaffare. Zannini sott’accusa per corruzione e concussione: fissato il Riesame

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CASERTA/MONDRAGONE – E’ fissata per mercoledì 6 novembre la discussione del ricorso presentato dall’avvocato Angelo Raucci per il dissequestro di documenti, telefonini e pc di Giovanni Zannini, requisiti nel corso delle perquisizioni del 3 ottobre nell’abitazione e negli uffici del consigliere regionale.

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NOMI e FOTO. Mazzette al Comune di Giugliano, arrestati dirigente e consigliere

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GIUGLIANO – E’ un’amministrazione comunale molto “viva” quella di Giugliano, dal punto di vista giudiziario. Dopo le perquisizioni di pochi giorni fa, l’arresto di alcuni dipendenti infedeli della ditta di rimozione dei rifiuti, stamattina la guardia di finanza ha posto agli arresti domiciliari un consigliere comunale e un dirigente dell’ufficio per le Politiche Sociali, Cultura e Sport.

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Zannini tace in Procura davanti ai pm e presenta memoria scritta

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ha presentato una memoria scritta il consigliere regionale Giovanni Zannini, recatosi oggi in Procura, assistito dall’avvocato Angelo Raucci, per essere “ascoltato” dai pm Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano.

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Corruzione e concussione: Zannini domani in Procura

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MONDRAGONE – Giovanni Zannini sarà ascoltato domani in Procura e, come da lui stesso annunciato attraverso una nota stampa, giunta a poche ore dalle perquisizioni della scorsa settimana, è pronto a “fornire piena collaborazione” ai pubblici ministeri Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano che conducono l’inchiesta che lo vede indagato per corruzione e concussione.

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Yacht di lusso e scooter ai figli. I dettagli dell’inchiesta su Zannini, perquisizione anche in Regione e quei pizzini all’Asl

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MONDRAGONE – Corruzione e concussione: queste le pesantissime accuse che pesano sul capo del consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini. Stamattina le perquisizioni dei carabinieri nella sua abitazione ed anche nel suo ufficio in Regione. Con lui risultano indagati anche sei imprenditori.

Deluchiano doc, Zannini, stando alle indagini, così come riportato dall’Ansa, avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori: una gita su un lussuoso yacht e motorini per i figli, in cambio di suoi interventi presso un Comune del Casertano (Teano) e la Regione. Avrebbe anche costretto, per gli inquirenti, Enzo Iodice, ex direttore sanitario dell’Asl di Caserta, a dimettersi.

Proprio in relazione alle dimissioni di Iodice, (ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ed ex segretario del Pd provinciale) è stato contestato a Zannini il reato di concussione; per gli inquirenti il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice – attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell’Asl di Caserta – a lasciare l’incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine.

Tra gli imprenditori coinvolti nell’indagine Alfredo Campoli, titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali e marito di Rosaria Tramonti, assessore comunale a Mondragone.

Per gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) Zannini avrebbe ricevuto in regalo da Campoli due motorini per i figli in cambio dell’intervento presso il Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale per cui l’imprenditore aveva interesse.

Altro episodio di corruzione contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Zannini riguarda l’intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell’azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati; un intervento chiesto in relazione alla realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Zannini si sarebbe impegnato a muoversi appunto presso gli uffici regionali ricevendo in cambio una gita su un lussuoso yacht.

Tutti gli indagati

Oltre a Zannini, Campoli, Paolo e Luigi Griffo, sono indagati anche Ciro Ferlotti, Antonio Postiglione (all’epoca direttore generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale) e Giuseppe Ruggiero.

Il caso Iodice e i pizzini di Zannini

Secondo gli atti dell’inchiesta, Zannini avrebbe, temendo di essere sotto indagini, distribuito dei “pizzini” per favorire la nomina di persone di sua fiducia all’interno dell’Asl Caserta. Proprio quelle nomine che Iodice si sarebbe rifiutato di firmare.

Esisterebbero immagini che mostrano Zannini all’interno degli uffici dell’Asl di Caserta mentre consegna foglietti di carta che, secondo gli inquirenti, conterrebbero alcuni nomi.

Zannini si difende: dimostrerò la mia estraneità. Ho pagato viaggi e motorini

Intanto, attraverso un comunicato stampa, Zannini ha sottolineato: “Confido nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Posso già adesso chiarire che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati”.

Nelle foto l’imprenditore Alfredo Campoli, il consigliere regionale Giovanni Zannini, l’ex direttore sanitario dell’Asl Caserta, Enzo Iodice

Napoli, minacce ai negozianti: tra gli indagati anche un maresciallo

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Nuova inchiesta che ha coinvolto anche un maresciallo della Guardia di Finanza tra le due persone arrestate dai finanzieri della Sezione Anticorruzione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, specializzata in investigazioni su reati contro la Pubblica Amministrazione, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.

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