E’ prevista per il prossimo martedì la protesta dei punti vendita di tutti i centri commerciali d’Italia contro le chiusure nei fine settimana. Con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti.
Cento tavoli in strada: questa la protesta dei ristoratori di Enna, che si incontreranno domani davanti alla prefettura. Con i ristoratori a manifestare ci saranno titolari di Partite Iva, proprietari di palestre, di cinema, rappresentati ed operatori del mondo dello spettacolo, gestori di teatri, lavanderie, bar, alberghi, agriturismo, B&B, discoteche, pizzerie, agenzie di viaggio, le guide turistiche.
La protesta, con lo slogan “Mai più chiusi”, è per chiedere di riaprire subito i ristoranti, in sicurezza, l’immediata riapertura delle attività commerciali, l’eliminazione del coprifuoco e aiuti concreti alle imprese
Secondo gli ultimi dati rilevati da Confesercenti, le restrizioni per il Covid spingono le vendite online e affossano quelle di negozi e supermercati e questo, insieme alla crisi dei consumi innescata dalla pandemia, sta mettendo in grave difficoltà l’intero comparto del commercio al dettaglio.
Con il mancato passaggio ad altre fasce di rischio, l’Anva Confesercenti Regionale Campania, l’Aicast Siva e Assocampania hanno deciso di occupare le aree mercatali così da dire ‘basta’ alle normative restrittive.
La Regione Campania ha reso noto tramite una nota la “proroga fino al 5 aprile i divieti attualmente in vigore, come la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, salvo che tra le 7.30 e le 8.30”.
La chiusura delle scuole ha destato non poche discussioni, non soltanto come avvenuto in precedenza tra studenti, ma anche tra madri, padri. La protesta continua su facebook con foto per contrastare le chiusure in atto e quelle che si profilano per le prossime settimane.
