L’allarme è stato lanciato intorno alle 22:15, quando i residenti hanno sentito la deflagrazione. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno avviato le indagini per risalire agli autori.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo il decreto, emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, ha disposto la confisca di beni per 13 milioni di euro a Salvatore Nicitra, ex boss della banda della Magliana, e a due presunti sodali.
I militari sono intervenuti in un’abitazione del capoluogo, dopo la segnalazione di una docente al 112, che accusava una madre di aver interrotto improvvisamente la lezione in Dad della figlia.
È stato eseguito il fermo per due minorenni, uno di 16 anni incensurato e un 17enne, pregiudicato, ad opera dei carabinieri della stazione di Somma Vesuviana. Durante un’operazione di controllo ad un detenuto agli arresti domiciliari nel Parco Fiordaliso, i militari hanno notato dei ragazzi che scappavano all’interno del palazzo. Durante la fuga, inseguiti dai Carabinieri, i ragazzi hanno abbandonato una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa.
Predisposto un servizio per la lotta all’abbandono dei motocicli e delle auto dai Carabinieri del comando provinciale di Napoli e dalla Polizia Municipale di Napoli – Nucleo veicoli abbandonati.
Rinvenuti e sequestrati 384 grammi di marijuana, di questi 25 grammi erano già suddivisi in 20 dosi pronte alla vendita, all’interno dello zaino di una una 49enne del rione Salicelle.
Il 61enne Antonio Granata, dopo aver ucciso moglie e suocera, colpendole al volto e alla gola con un coltello o un arnese da lavoro, si è impiccato. Il cadavere dell’uomo è stato rinvenuto in mattinata nelle campagne di Palagiano, nel Tarantino dai carabinieri.
Sequestrati beni mobili e immobili di circa 700 mila euro dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria e dallo Scico di Roma. L’indiziato è Giovanni Fiordaliso, ex ingegnere funzionario dell’Anas, accusato di aver agevolato l’infiltrazione nel settore degli appalti pubblici di cartelli imprenditoriali connotati da contiguità mafiosa, in cambio di profitti e utilità di vario genere.
Intorno alle 3 è stata fatta esplodere una bomba carta davanti al cancello d’ingresso di un condominio di Terzigno. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata. Nell’edificio vivono quattro famiglie.
Arrestati per lesioni personali e rapina tre persone dai carabinieri della locale caserma intervenuti a Sant’Antonio Abate, nel Napoletano. Secondo quanto ricostruito dalle Forze dell’Ordine gli indagati hanno accusato un dipendente della loro società di trasporti di aver rubato 100 forme di parmigiano per oltre 4 tonnellate di prodotti.