Qualiano, scoperta autocarrozzeria per ricettazione e riciclaggio
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Casandrino, arrestato per possesso di sostanze stupefacenti
Arrestato dai Carabinieri di Grumo Nevano un uomo di 22 anni, originario di Casandrino, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
I militari hanno bloccato l’uomo mentre era a bordo della sua auto in via De Angelis a Casandrino. Successivamente la perquisizione è proseguita presso l’abitazione dell’uomo e lì sono stati trovati 160 stecche di hashish, già confezionate, e 81 grammi di marijuana.
L’individuo è stato condotto al carcere di Poggioreale.
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Casarano, contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, 13 arresti
L’indagine sviluppata sul territorio di Ugento (LE) è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casarano e della Stazione Ugento, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, dall’inizio del 2019 sino all’estate del 2020.
L’attività investigativa, conclusa alle prime luci dell’alba con l’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Lecce nei confronti di 13 soggetti (di cui 11 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), vede quale epicentro delittuoso un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana operante nell’area Ugentina e su quelle limitrofe.
Gli elementi raccolti – che comunque, nel pieno rispetto del principio di innocenza ultimamente rafforzato dalla legislazione di Governo, non acclarano profili di colpevolezza – hanno posto in superficie modalità comportamentali associative protese all’affermazione egemonica dell’organizzazione sul territorio mediante l’esercizio della forza intimidatrice, correlata in parte anche allo spessore criminale di alcuni soggetti, con derivante condizione di assoggettamento e omertà sofferta da terze persone.
L’operazione trae origine da alcuni episodi di violenza risalenti alla fine dell’anno 2018, allorquando alcuni soggetti, in distinte occasioni – non essendo più in grado di far fronte ai propri debiti di droga (in taluni casi superiori a 3.000 euro) – sono stati oggetto di violenti pestaggi nonché di minacce aggravate dall’uso di armi da fuoco ad opera di alcuni degli associati.
I successivi sviluppi, basati su tradizionali pragmatismi investigativi e affiancati da intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno delineato i contorni dell’associazione criminale, definendo i vari ruoli (capo e promotore, coordinatore, gestore dell’attività di vendita della sostanza e relativi corrieri), e accertato numerosi episodi di flagrante cessione della sostanza stupefacente, i quali – grazie alle dichiarazioni rese da alcuni assuntori – hanno consentito di decodificare il linguaggio criptico (metri, minuti, nafta, caffè) utilizzato dai sodali per comunicare tra loro e con gli acquirenti.
L’accertamento di plurimi reati ha, per altro verso, disvelato gli indici di un’associazione criminosa, dettati da stabili rapporti di frequentazione, sistematicità nell’attività di spaccio (secondo un modus agendi sedimentato), elezione di luoghi dedicati all’illecito scambio, esistenza di basi logistiche (un maneggio dei cavalli ove venivano impartite le direttive ai gregari, alcune abitazioni devolute alla coltivazione e al confezionamento della droga, esercizi pubblici per l’attività di smercio), creazione di una cassa comune (utile per rifornire di carburante i mezzi di movimento), disponibilità di uomini, mezzi nonché di armi.
L’attività investigativa, nella sua totalità, ha consentito di:
– arrestare in flagranza 3 persone e deferirne altrettante per detenzione illecita di sostanze stupefacenti;
– arrestare in flagranza 3 persone per detenzione abusiva di armi;
– segnalare all’Autorità Amministrativa 7 persone quali assuntori;
– sequestrare complessivamente, quale riscontro ai singoli episodi di spaccio, 25 gr. di cocaina, 2,2 gr. di marijuana, 7,8 di hashish;
– recuperare 3 pistole, 3 fucili (di cui un fucile a pompa) e 90 munizioni;
– rinvenire e distruggere n. 1 piantagione di canapa indiana per un totale di 181 piante.
L’esecuzione del provvedimento ha visto impegnati oltre 70 Carabinieri in forza ai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Lecce, con il concorso dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e le unità antidroga e anti-esplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno.
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Caserta, arrestato imprenditore edile vicino al clan Zagaria
Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di Diana Giuseppe – “Peppe o’biondo”, per associazione per delinquere di tipo mafioso. Il Diana è stato ritenuto dal Giudice per le indagini preliminari di Napoli gravemente indiziato di partecipazione al clan dei casalesi, gruppo Zagaria.
L’ordinanza di custodia cautelare oggi eseguita costituisce l’epilogo di un’attività investigativa molto complessa, costituita da fonti dichiarative (per lo più dichiarazioni di collaboratori di giustizia) e da intercettazioni, sia telefoniche che fra presenti, e riguarda un arco temporale molto ampio, iniziato nel 2009 – durante la ricerca dell’allora latitante Michele Zagaria – e conclusosi nel 2020.
Diana Giuseppe, imprenditore edile di Casapesenna, è stato ritenuto gravemente indiziato di partecipare al sodalizio mafioso facente capo a Michele Zagaria ed a Filippo Capaldo (con i quali era in diretto contatto) dapprima rivestendo, all’interno di esso, un ruolo meramente esecutivo (essenzialmente demandato alla cura della latitanza di Michele Zagaria ed alla raccolta dei proventi legati alla imposizione delle slot machines sui territori sui cui si estrinseca l’egemonia del clan) e, successivamente, dopo la cattura di Giovanni Garofalo e dopo il matrimonio del Diana con la figlia di Francesco Zagaria, cognato di Michele, assurgendo a figura imprenditoriale di rilievo nella cosca di Casapesenna, tanto da avviare numerosi interventi edilizi anche in territorio toscano, parte dei cui proventi sono stati dal GIP qualificati come diretti al clan.
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Tivoli, Droga: sorpresi in auto con 42 chili di cocaina, due arresti
I Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno arrestato due soggetti di 46 e 29 anni che, a bordo delle loro auto, stavano trasportando ben 42 kg di cocaina.
Nell’ambito di un servizio coordinato per il controllo del territorio, nei pressi dei caselli autostradali e degli svincoli delle principali arterie che conducono alla città dell’aria, due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno notato dei movimenti sospetti su due autovetture in avvicinamento.
Scattato il controllo, i militari hanno notato il forte nervosismo dei rispettivi conducenti, un 29enne campano e un 46enne romano e quindi hanno deciso di approfondire il controllo. La successiva perquisizione, ha permesso ai militari di rinvenire e sequestrare nei rispettivi vani portabagagli, 21 kg di cocaina purissima.
I due conducenti, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per essere posti a disposizione della magistratura di Tivoli.
Lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre due milioni di euro.
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Shock ad Avellino: rinvenuta pistola nella cassetta delle lettere
Si indaga su uno strano ritrovamento in quel di Avellino: a seguito di una segnalazione dal condominio di via Fontanatetta, un residente nel rincasare ha notato un involucro strano infilato nella cassetta della pubblicità. L’uomo ha provato ad aprirlo con cautela e ha notato che all’interno c’era un’arma, una pistola. Subito è partita la chiamata al 112.
Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti e hHanno prelevato il pacco e hanno accertato che effettivamente si trattava di una pistola. Sono in corso verifiche sull’arma, ma si indaga anche sull’inquietante episodio.
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A caccia con un fucile modificato: sorpreso e denunciato un acerrano
Nell’ambito dei servizi disposti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli, insieme ai volontari della LIPU di Napoli hanno sorpreso nelle campagne acerrane un uomo intento a cacciare con l’utilizzo di un richiamo acustico elettromagnetico. A seguito di un controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di un fucile beretta calibro 12.
All’arma era stato tolto il riduttore per permettere una maggiore quantità di carico delle cartucce e sparare più colpi. Il 50enne è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per esercizio dell’attività venatoria con mezzi non consentiti e per l’alterazione delle caratteristiche tecniche del fucile. Ovviamente il fucile è stato sequestrato.
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Ucciso nel garage di casa a colpi di pistola, il cadavere scoperto dalla figlia
NAPOLI – E’ stato ucciso nel garage della propria abitazione in quello che sembrerebbe un vero e proprio agguato a
2 mln di euro sottratti ai CC Campania: in corso accertamenti
Sconcerto nell’Arma la notizia dell’indagine per peculato militare a carico di un carabiniere in pensione, impegnato nella caserma Salvo d’Acquisto, sede del comando regionale.
Quel che è certo è che la denuncia dell’ammanco è venuta dall’interno, dopo il pensionamento del militare indagato: chi lo ha sostituito si sarebbe accorto di alcune anomalie, e scavando a fondo è emerso un ‘buco’ in progressiva crescita, tale da stupire gli stessi esperti contabili chiamati a ricostruire anni e anni di fatture, bonifici, versamenti. Un lavoro complesso e delicato, supervisionato dalla Procura militare cui spetta l’inchiesta sul presunto peculato.
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Al via alla campagna di tesseramento per Pianeta Sindacale Carabinieri
Dalle Alpi alla Sicilia attraversando la costa tirrenica, l’adriatica sino ad attraversare lo stretto di Messina. Prende via il percorso sociale di pianeta sindacale carabinieri – PSC assieme. Partirà nel pomeriggio di oggi sabato 23 ottobre da Porto Santo Stefano il camper con 4 dei 157 carabinieri soci fondatori con l’obiettivo di ascoltare e rispondere ai Carabinieri d’Italia da nord a sud. I problemi e le aspettative dei carabinieri in un viaggio tra territorio e social network dove gli oltre 100mila carabinieri di ogni ordine e grado potranno seguire tutto il viaggio grazie anche ai collegamenti in diretta che verranno fatti dal segretario generale con il “team assieme”.
Incontri e punti di ascolto per i carabinieri dove si darà il via alla campagna di tesseramento 2022 per Pianeta Sindacale Carabinieri – PSC Assieme. Un progetto sociale concreto per essere riferimento dei carabinieri associati e costituire quel valore aggiunto del quotidiano del carabiniere. Consulenza, tutela, assistenza, elevazione culturale e professionale tra carabinieri e collaborazioni professionali di riferimento. Prendere per mano con un contatto diretto unendo l’alta tecnologia che passa dalla piattaforma web, una web App, dai social network sino all’interazione tra carabiniere e intelligenza artificiale. Pianeta Sindacale Carabinieri non conterà numeri ma risorse umane pronte a migliorare il nostro presente e assieme costruire il nostro futuro da carabinieri. Testa, cuore e passione sono i requisiti necessari per accedere alle procedure di tesseramento. Investire un’ora di lavoro straordinario al mese per unirsi a PSC Assieme per cambiare il modo di pensare, cambiare il modo di comunicare.
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