I carabinieri di Napoli, coordinati dalla DDA, hanno notificato 26 provvedimenti cautelari nei confronti di due organizzazioni criminali che si occupavano di estorsioni e traffico di stupefacenti (acquistando droga anche dalla ‘ndrangheta) nel Napoletano, precisamente tra Poggiomarino e i comuni comuni limitrofi.
Sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Napoli e dei carabinieri della compagnia di Napoli Poggioreale, poiché nel pomeriggio di ieri una ragazza è rimasta ferita ad un piede con un colpo d’arma da fuoco.
A seguito di un blitz dei carabinieri all’interno di un’abitazione, situata in una zona rurale di San Marzano sul Sarno, sono state rinvenute e dunque sequestrate due pistole semiautomatiche, due fucili da caccia, numerosi munizioni di vario calibro, diversi passamontagna e una coltivazione di marijuana, allestita in un apposito impianto dotato di illuminazione artificiale, areazione e climatizzazione, ma anche una bilancia elettronica e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
All’alba a Marano di Napoli i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno provveduto a dare esecuzione al provvedimento richiesto dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 indagati (2 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), ritenuti gravemente indiziati di “trasferimento fraudolento di beni”, aggravato dal “metodo mafioso”.
All’operazione“Petrolmafie Spa”, che aveva visto eseguite 71 misure cautelari di cui Notix si era occupata, si aggiunge a quella denominata “Febbre: oro nero” di carabinieri e guardia di finanza, che ha portato all’esecuzione di 45 misure cautelari e alla denuncia di ulteriori 71 persone.
Sono ancora in corso le operazioni di sequestro di beni nei confronti del clan Mallardo, uno dei più noti e temibili clan camorristici della provincia. Ammonta a circa 10 milioni il valore del decreto di sequestro beni in corso di esecuzione nel Napoletano nei confronti di esponenti del clan Mallardo, potente cosca che da Giugliano, grosso centro a Nord di Napoli, estende la sua influenza in una larga fetta del territorio Domitio, a cavallo con la provincia di Caserta.
Benevento si rende protagonista della prima condanna all’ergastolo emessa dal Tribunale di Benevento per un omicidio di camorra.
Sepolto presso il cimitero di Ottaviano a Napoli, il “professore” Raffaele Cutolo, ex boss della nuova camorra organizzata. Il cimitero resterà chiuso per motivi di ordine pubblico, secondo quanto disposto in un’ordinanza a firma del sindaco Luca Capasso.
Cutolo, noto per essere il fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata, aveva 79 anni ed era il carcerato al 41bis più anziano.
E’ di poche ore fa la notizia del sequestro di bene per 166mila euro da parte della Guardia di Finanza di Torre Annunziata.