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aggressione - page 3

Tentato femminicidio nel napoletano

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L’uomo è in auto, costringe la compagna a salire a bordo. Quando ingrana la prima marcia e si allontana, con una mano stringe il volante con l’altra picchia selvaggiamente la donna che le è seduta di fianco.

Le sicure sono bloccate, il veicolo in movimento. Non può fuggire. Percorrono pochi chilometri, fino a Piazza Nazionale. E’ lì che la donna, spinta fuori dall’abitacolo sanguinante e in lacrime, allerta i carabinieri. Chiede aiuto e fornisce loro una descrizione del veicolo e poi raggiunge il pronto soccorso di Villa Betania dove le vengono diagnosticate lesioni per 5 giorni.

Le ricerche partono immediatamente. I militari del nucleo radiomobile di Napoli scoprono che il 41enne ha raggiunto il comune di San Felice a Cancello. Grazie alla preziosa collaborazione dei carabinieri della compagnia di Maddaloni individuano l’aggressore e lo bloccano prima che possa fuggire. E’ ora in carcere, nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni.

Omicidi e ferimenti: weekend rosso sangue nel napoletano

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Tre inquietanti fatti di cronaca hanno caratterizzato il weekend: l’omicidio Fiorillo a Secondigliano e due ferimenti, quello di una ragazza nella zona di Santa Lucia e di un ragazzo a Ponticelli.

Per l’agguato mortale a Giuseppe Fiorillo, il giovane di 19 anni assassinato con dieci colpi di pistola nel quartiere Secondigliano (in via dell’Arco davanti ad un circolo ricreativo), l’ipotesi è uno scontro per il controllo del traffico degli stupefacenti in zona oppure un regolamento di conti.

Non è da escludere che con lui ci fossero altre persone fino a pochissimi istanti prima del raid, ma al momento non risultano né testimoni né in zona erano installate telecamere di sicurezza. Fiorillo aveva alle spalle qualche precedente per droga, ma secondo gli inquirenti non era affiliato a nessun clan camorristico. A Santa Lucia una 26enne è stata ferita ad un polpaccio da un colpo di pistola. Ha raccontato di un tentativo di rapina del suo Rolex cui aveva reagito, ma al momento non si escludono altre ipotesi. Incensurata, pare fosse legata in passato ad un pregiudicato attualmente detenuto. Contemporaneamente avveniva un altro ferimento in città, un 20enne colpito ad un fianco a Ponticelli. Si sta indagando sulle sue parentele. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, e l’intera Napoli Est si trova in un momento di particolare frizione fra le fazioni camorristiche in campo.

Napoli: garzone accoltellato per errore consegna

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Nella giornata di ieri,  gli agenti del Commissariato Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa lunedì dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due napoletani di 44 e 23 anni, padre e figlio con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di violenza privata e di lesioni personali aggravate dall’utilizzo delle armi nei confronti di un addetto alle consegne di un negozio di generi alimentari.

Lo scorso 26 agosto l’uomo si era recato presso l’abitazione dei due indagati in vico Lungo a Montecalvario e, dopo aver lasciato la spesa fuori la porta d’ingresso, era stato trascinato nell’appartamento dove era stato ferito con un coltello in seguito ad un diverbio scaturito da un’erronea consegna della merce ordinata.

Immobilizzata e aggredita nella notte a Campoverde

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Bussano alla porta di casa nel cuore della notte, dopo aver aperto l’uscio la proprietaria viene immobilizzata, imbavagliata e legata, resa inoffensiva così da consentire ai malviventi di svaligiare l’abitazione senza correre il rischio di essere disturbati o riconosciuti. Una rapina in villa, quella avvenuta la notte scorsa presso l’abitazione situata nel borgo di Campoverde, condotta con modalità tali da lasciar presagire la premeditazione degli autori, che a colpo sicuro sapevano chi colpire e in quale momento. Venerdì sera, infatti, la donna di mezza età, protagonista suo malgrado dell’episodio, era sola. In casa non c’erano né il marito né i figli e questo deve aver convinto i rapinatori che fosse il momento ideale per entrare in azione.

Durante la notte hanno suonato il campanello e la donna per nulla insospettita, ha aperto loro la porta. Non è chiaro quanti fossero i componenti della banda – un particolare che la signora, particolarmente scossa per l’accaduto, non è riuscita a riferire. Quel che è certo è che in pochi minuti la 50enne è stata immobilizzata, costretta a raggiungere la sala da pranzo della sua abitazione e qui bendata, imbavagliata e legata per evitare che potesse in qualche modo chiedere aiuto. Non è riuscita a vedere nulla, ma da quella postazione ha sentito distintamente i rumori prodotti dai malviventi in cerca di denaro e preziosi, mentre frugavano nei cassetti, negli armadi e nelle dispense a caccia di oggetti di valore. Momenti di angoscia, che alla donna devono essere sembrati eterni. Una volta raccolto il bottino, i rapinatori si sarebbero dileguati, forse a bordo di mezzi usati per raggiungere la villetta, visto che le auto in uso alla famiglia non sono state toccate.

Accoltellata dal figlio: il dramma a Milano

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Versa in gravi condizioni, con prognosi riservata, T. A., la donna di 64 anni che ieri sera è stata ferita con un coltello dal figlio ventottenne, M.S. Il fatto è avvenuto alla marina di Cetraro (Cosenza), al culmine di una lite tra i due.

I Carabinieri sono stati avvertiti da un vicino di casa, che ha sentito delle urla, e hanno fermato il figlio, affetto da problemi psicologici, che ha inferto diverse coltellate alla madre. L’arma è stata sequestrata e l’uomo sarà sentito dal magistrato nelle prossime ore. Ancora non chiari i motivi che hanno portato alla lite e al tentato omicidio.

Frattamaggiore: ragazzo pestato dal branco

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Ancora una sera che si trasforma in follia nel napoletano, ancora una volta la movida che diventa violenza feroce. A Frattamaggiore, in via Garibaldi, lo scorso sabato notte, come segnala un residente al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, è stato pestato brutalmente da 10 persone.

Nel filmato inviato a Borrelli, si vede come gli aggressori si accaniscano nei confronti della vittima allontanandosi soltanto quando i residenti, dalle loro finestre, urlano e chiedono aiuto. “Segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine. Servono provvedimenti giuridici ed educativi prima che sia troppo tardi. Ancora una sera che si trasforma in follia nel napoletano, ancora una volta la movida che diventa violenza feroce”L’aggressione è avvenuta precisamente a Frattamaggiore, in via Garibaldi, lo scorso sabato notte, come segnala un residente al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

Dramma ai Quartieri Spagnoli: 18enne colpito da arma da fuoco

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E’ accaduto intorno alle 3:30: C.G. 18enne già noto alle forze dell’ordine, è stato trasportato all’Ospedale Pellegrini con una ferita d’arma da fuoco alla caviglia. Il ferimento è avvenuto nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Il giovane è stato colpito alla caviglia sinistra.

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Frosinone: detenuto napoletano spara verso le celle di tre carcerati

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Presso il carcere di Frosinone un detenuto napoletano di 28 anni del circuito Alta Sicurezza ha prima minacciato un poliziotto penitenziario con una pistola e poi ha esploso tre colpi di arma da fuoco verso le celle in cui erano ristretti tre carcerati, che lo avevano in precedenza minacciato.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che ha denunciato l’accaduto, parla di “carceri allo sbando” e sollecita interventi urgenti da parte del Ministro della Giustizia Marta Cartabia. Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Quel che è successo è incredibile e allucinante. Un detenuto napoletano di 28 anni, ristretto in Alta Sicurezza per reati connessi alla criminalità organizzata – camorra – una volta autorizzato ad uscire dalla cella per fare la doccia ha puntato una pistola in faccia al poliziotto penitenziario e si è fatto consegnare le chiavi delle altre celle altrimenti lo avrebbe ammazzato. Poi ha raggiunto le celle di altri detenuti (napoletani e albanesi), che nei giorni scorsi lo avevano minacciato e picchiato, e, dopo avere tentato inutilmente di aprirle, ha sparato all’interno tre colpi di pistola, senza per fortuna ferire nessuno. Dopo gli spari il detenuto, che possedeva illegalmente anche un telefono cellulare, ha chiamato il suo avvocato che lo ha convinto a consegnare la pistola al personale di Polizia Penitenziaria prontamente accorso. Cosa che ha fatto, non prima di ingoiare la sim card del telefonino…. Assurdo e incredibile. Quel che è accaduto è gravissimo e conferma quel che il SAPPE dice da mesi: ossia che le carceri sono allo sbando”.

Tragedia sfiorata in Piazza a Napoli

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Sono 19 coltellate le coltellate che un 15enne ha sferrato ad un 19enne durante un’accesa lite avvenuta in Piazza Santa Maria della Fede. I carabinieri della stazione di Napoli Borgoloreto hanno sottoposto a fermo un 15enne napoletano, ritenuto gravemente indiziato del tentato omicidio di un 19enne. Le condizioni della vittima non sarebbero gravi.

Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli e sarà posto al vaglio del Gip durante l’udienza di convalida. L’aggressione sarebbe stata documentata dalle telecamere. Si indaga sulle cause. Il ragazzo è stato accompagnato nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.

Genova: due donne aggredite in poche ore

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Due episodi di violenza ai danni di donne sono capitati nel giro di poche ore a Genova, precisamente nel suo centro storico.

Nella serata di ieri, alle 21, una residente in via del Fico è stata aggredita da due sconosciuti mentre cercava di rientrare a casa, finendo ferita, molto scioccata e derubata della sua borsa. Nella prima mattinata odierna, un’altra persona ha subito un simile destino in piazza Acquaverde, anche lei assalita alle spalle e scippata dei propri oggetti personali.

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